Inizialmente si chiamò Maleventum, da Maloenton, la cui etimologia sarebbe da identificarsi in Malies, o Malocis: nel periodo della romanizzazione, Benevento divenne un importante e ricco centro economico legato all’economia agricola, alla pastorizia, alle attività commerciali che videro floridezza grazie al passaggio della via Traiana, il nuovo tracciato dell’Appia che, entrando dal ponte Leproso, collegava Capua a Benevento e proseguiva poi per Brindisi. Benevento divenne municipium romano, e fu visitata dagli imperatori dell’epoca, da Augusto a Nerone. Ai tempi di Traiano raggiunse il massimo splendore, finché non venne distrutta dal terremoto del 369.
L’Arco Traiano è bello, elegante, imponente, altero, ed è considerato il vero simbolo della cittadina capoluogo del Sannio. Il monumento trionfale venne dedicato all’imperatore Traiano e fu inaugurato quando si aprì la via Traiana. Risulta essere l’arco trionfale romano meglio conservato in assoluto, anche grazie alla cura che ne ebbero i longobardi. La sua costruzione si data fra il 114 e il 117 d.C., quando divenne una porta d’accesso alla città, con la denominazione di Port’Aurea. Doveva, infatti, rappresentare il coronamento dell’impresa certamente eccezionale della realizzazione della via Traianea e dei più veloci e sicuri collegamenti fra Roma e le province orientali.
Anche il Teatro Romano è segno di assoluto valore artistico, e denota la particolare magnificenza architettonica dei Romani. Si tratta di un’antica struttura costruita dall’imperatore Adriano e ultimato da Caracalla nelle vicinanze del Cardo maximum, inaugurato soltanto fra il 125 e il 128 d.C. da Adriano, al quale venne destinata un’epigrafe dedicatoria visibile nei pressi del frontescena. La sua costruzione originale, in pianta semicircolare, poteva contenere fino a 10mila persone, forse anche 15mila, per 90 metri di diametro. Realizzato in opus caementicium, con paramenti in blocchi di pietra calcarea e laterizio, in origine era costituito da 25 arcate in tre ordini, di cui si oggi si conservano solo il primo e una piccola parte del secondo ordine.
Giornalista