A te, visitatore del Sannio, oggi voglio dare un suggerimento gastronomico. Vai a Castelvenere e assaggia i suoi prodotti tipici, la scarpella e il vino camaiola. La scarpella è un piatto molto apprezzato e rinomato, originario del comune più vitato del Sud Italia, Castelvenere. Un preparato tipico che richiama le antiche tradizioni, contadine e pastorali, riconosciuto fra i “Prodotti della gastronomia” della Campania inseriti nell’Elenco nazionale dei Prodotti agroalimentari tradizionali (Pat). Un piatto che fa tanto carnevale, anche se a dir la verità, è un peccato fare un’affermazione del genere: la scarpella è sempre buona, tutto l’anno!
La nascita di questo tipico piatto del Sannio affonda nella tradizione della transumanza e dei viaggi dei pellegrini che, per secoli, si sono spostati da Roma a Gerusalemme. Non solo carne, non solo uova: la scarpella è un primo piatto di pasta che può considerarsi, dall’aspetto esterno, molto vicino a una frittata di pasta. In realtà si tratta di una sorta di lasagna bianca cotta in forno, meglio se a legna, con ingredienti misti, variabili e legati maggiormente a prodotti di allevamento e caseari.
Come accompagnare la scarpella? Con il vino Camaiola, il cui vitigno è autoctono di Castelvenere. In passato, la sua uva veniva utilizzata per il colore intenso, mentre ora, fortunatamente, si sceglie maggiormente per soddisfare palati esigenti. Si tratta di un vino terzo, per ordine di importanza, nello scenario produttivo dei vini rossi sanniti. Molto leggero, è piacevolmente bevibile e profumato. L’uva, dagli acini piccoli e una buccia molto delicata, genera un prodotto da accompagnare maggiormente a primi piatti, carni rosse e formaggi semi stagionati.
Giornalista