A testimoniare la presenza dei Liguri bebiani nel territorio di Circello resta la famosa Tabula Alimentaria Bebiana ritrovata in località Macchia nel 1831, in un fondo appartenente al cavalier Giosuè De Agostini, trascritta per la prima volta nel 1845 da Raffaele Garrucci. Si tratta di un reperto bronzeo di straordinaria rilevanza, che costituisce il testo epigrafico più importante non solo di Benevento, ma di tutta l’Italia meridionale. È la regina inscriptionum del Sannio, risalente all’anno 101, nel quale era console Articuleio Peto, citato nell’intestazione. Nella tabula sono elencati i fondi e i proprietari ai quali era stata concessa, per volontà dell’imperatore Traiano, una somma di denaro in prestito, all’interesse del 2,5%. Per mantenere almeno i bambini nei periodi di crisi e carestia, l’imperatore dava a ogni città una determinata somma che doveva essere distribuita ai cittadini, vincolati da una ipoteca, l’obligatio praediorum. Questo il motivo per cui in uno dei pannelli dell’Arco Traiano di Benevento, l’imperatore compare circondato da bambini.
L’Insitutio Alimentaria traianea, dunque, non la ritroviamo soltanto sulla colonna traiana, ma anche in questa testimonianza archeologica sannita, con importanti indizi geografici e del mondo agricolo del tempo, in un periodo storico difficile per l’agricoltura. Nella tavola dei Liguri Bebiani, la Institutio viene descritta come opera di indulgentia dell’imperatore nei confronti dell’Italia. Un modo per prendersene cura, per tenerla ancorata sotto alla sua egida, tenendola al centro dell’impero, preservandone l’economia e l’andamento socio-economico-militare.
La Tabula, alta circa due metri e larga un metro, è oggi visibile presso il Museo Nazionale Romano Terme di Diocleziano. Si tratta di una grande testimonianza che mette ancor di più enfasi sul patrimonio agricolo del nostro Sannio, testimoniato anche dai tanti successi acquisiti grazie alle sue ricchezze agricole, vitivinicole, enfatizzate soprattutto dallo straordinario successo che è stato nel 2019 Sannio Falanghina – Città Europea del Vino.
Giornalista