Ogni seconda domenica del mese ci ritroviamo a festeggiare la nostra mamma: un fiore, dei cioccolatini, un dolce, un profumo, un libro, baci e selfie con la donna che più amiamo al mondo. Ma ci siamo mai chiesti da dove proviene questa celebrazione? Negli Stati Uniti, le radici del Mother’s Day risalgono alla seconda metà dell’Ottocento quando, un’attivista per i diritti umani, formò un club di donne che promuovesse istruzione e assistenza alle famiglie, per migliorare le condizioni igieniche e ridurre la mortalità infantile. Erano circoli che nel periodo bellico della Guerra civile americana si occupavano dell’assistenza ai soldati feriti, a prescindere dalla nazionalità e nel periodo del dopoguerra lavoravano nell’incoraggiamento a far riappacificare i soldati nemici o di far riunire parenti divisi dalla guerra. Fu in quella occasione che nacque il Mothers Friendship Day. La figlia di questa attivista, Anna, si batté per l’istituzione della Festa della Mamma. Anna non aveva figli, ma alla morte della madre, il 9 maggio 1905, pensò di fare del Mother’s Day, la Giornata della madre, una festa nazionale. In realtà, la sua idea non era quella di fare una festa che celebrasse tutte le madri, voleva celebrare solo la sua. Il primo festeggiamento della Giornata della madre si tenne in Virginia il 10 maggio 1908, ma ben presto la festa divenne così popolare, che il Presidente degli Stati Uniti, Woodrow Wilson, destinò ufficialmente a questa festività la seconda domenica di maggio. Una cosa ad Anna non piacque: più che giornata per celebrare la mamma e stare con lei, più che un’occasione per riegalare alla nostra progenitrice del tempo, stava diventando una giornata con predominanza di importanza sotto il punto di vista commerciale: fiori, cioccolatini, non erano queste le sue idee iniziali. Però, per quanto abbia provato a boicottare questo fenomeno, non vi riuscì.
In Italia, la Festa della mamma è approdata intorno agli anni Cinquanta, ma oltre all’aspetto commerciale, qui ha ottenuto un grandioso riscontro a livello religioso, dato che maggio è il mese dedicato alla Madonna. Con il regime fascista fu istituita la prima Giornata nazionale della Madre e del Fanciullo, il 24 dicembre 1933, data che si sovrapponeva proprio alle festività religiose del Natale, un’occasione per elogiare e premiare le madri più prolifiche d’Italia, nell’ottica di favorire la crescita demografica, combattere la mortalità infantile e crescere braccia e cervelli da affidare al regime. Dopo la guerra, la Festa della mamma venne svuotata di ogni significato politico e religioso. La prima celebrazione risale al 1956, quando Raul Zaccari, senatore e sindaco di Bordighera, prese l’iniziativa di celebrare la Festa della mamma a Bordighera, al Teatro Zeni.
Oggi la Festa della mamma, in Italia, viene celebrata la seconda domenica di maggio, ma inizialmente si celebrava l’8 maggio, in concomitanza con la Festa della Madonna del Rosario di Pompei. A tutt’oggi, nel mondo, la Festa della mamma si celebra in giorni dell’anno differenti. Se in America, Italia, Belgio, Germania, Giappone e in altri trentaquattro Stati i festeggiamenti cadono la seconda domenica di maggio, in altri Paesi le date cambiano andando dal 14 ottobre della Bielorussia, al 21 marzo dei Paesi Arabi, al 22 dicembre dell’Indonesia, al 12 agosto della Thailandia con rituali e usanze spesso molto diverse.
Giornalista