Il culto del dio Sole: Akhenaton e Nefertiti

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Questa è la storia di un faraone e della sua sposa, una donna molto bella, il cui nome vuol dire proprio “la bella è arrivata”, il suo volto splendido è arrivato fino a noi grazie a un prezioso reperto. Questa è la storia di Akhenaton e la bellissima Nefertiti. Siamo in Egitto, in un’epoca apparentemente tranquilla: un mattino sorse il sole e il giovane faraone ne restò come fulminato, accecato, trasfigurato. Una visione talmente abbagliante ed emozionante che lo fece uscire dal palazzo e andare a sedersi in giardino, a pensare e riflettere sui tanti dei che esistevano. Mitologia e dei della tradizione egizia erano cosa ben nota e certa. Perché così tanti dei? E perché tanti simulacri,immagini, culti? Questi i pensieri che in quel momento nacquero nella testa del giovane faraone. Rientrato nel palazzo, chiamò il suo scriba preferito, comandandogli: “Traccia il disco del sole e scrivi il suo nome. Aton. Ecco il pensiero del faraone: il sole non é Dio, il suo disco non lo è, eppure é l’unica cosa nel cielo e sulla terra che possa rappresentarlo. Il sole rappresenta dio.

Fu così che, in un mattino d’estate, nacque il primo monoteismo della storia. Pensiero che rivoluzionò l’Egitto intero: i vecchi dei vennero posti in disparte, lasciati sullo sfondo, erano divenuti ormai delle comparse, mentre Aton, il disco solare, divenne l’immagine più venerata, dipinta, imitata, ricercata, tracciata nella creta di tutta la nazione. Il faraone fece distruggere le rappresentazioni delle altre divinità, scelse una nuova località in cui erigere la nuova capitale dell’Egitto: Akhetaton (l’Orizzonte di Aton) che soppiantò temporaneamente Tebe. L’amore per gli animali, per gli uomini, per le belle donne come la moglie, per le piccole cose gli inspirarono il famoso Inno all’Aton che è tra le rappresentazioni più belle della letteratura egizia. Il Faraone non è mai raffigurato mentre combatte, caccia, ma solo in scene di intimità domestica. Akhenaton fu il nome scelto dal re, Akhenaton che rimase solo in questa battaglia, solo ma non completamente: aveva accanto a sé la bellissima moglie Nefertiti, una donna intelligente e stupenda, elegante e di classe, una musa ispiratrice, bella più delle belle, splendida come il sole! Come il dio Sole! Nessun’altra regina egizia è apparsa così saldamente legata al trono del marito quanto lei: le sue rappresentazioni al fianco di Akhenaton le conferirono onori fino ad allora ineguagliati.

Eppure, i sacerdoti si arrabbiarono, si ribellarono, rifiutavano il culto di un solo Dio perché legati alla vecchia mitologia, alla vecchia religione. Cominciarono trame, complotti, ribellioni, odi, calunnie e. finalmente la riforma monoteista cominciò a singhiozzare e a vacillare. Cosa ne fu dei bellissimi sposi? DOpo la presunta morte del faraone Akhenaton, le sue immagini vennero distrutte e cancellate, ovunque si trovassero. Qualcuno afferma che furono uccisi, altri che furono cacciati, di preciso non si sa. Le loro mummie non furono mai ritrovate ma si sa che sparirono in una stellata notte di agosto, e forse proprio fra le stelle si potrebbe cercarle.