Come fa un cuore spezzato, un single impenitente, un amante respinto a sopportare la giornata mielosa di San Valentino? Niente paura, sta per arrivare l’ora della rivincita. Come ogni anno, subito dopo il Santo dell’Amore arriva la festa dei single, San Faustino, il 15 febbraio. Una ricorrenza speciale per tutti quei tapini costretti a leggere frasi d’amore, post sdolcinati e immagini romantiche sui social, come Facebook, Instagram, Twitter e Spotify. Ma ora si volta pagina. Mettiamo da parte il “Buon San Valentino”, “Ti amo amore mio”, e cose così. Il 15 febbraio è San Faustino, la festa del patrono più amato dai single. E non importa se tale Faustino non abbia storicamente alcuna connessione con le persone sole. L’importante è sapere che anche le persone sole possono festeggiare e magari… conoscersi e innamorarsi!
Faustino, patrono di Brescia, e il fratello Giovita erano due nobili cavalieri bresciani vissuti nel II secolo d.C.. Svolsero una lunga carriera militare, e furono convertiti al cristianesimo dal vescovo Apollonio. Erano molto abili nel predicare e ciò li rese invisi alla nobiltà bresciana al punto da subire il martirio proprio il 15 febbraio di un anno compreso tra il 120 e il 134 d.C.. Il motivo per cui si usa festeggiare San Faustino il giorno dopo San Valentino, va ricercato in una serie di dicerie e leggende popolari. Per alcuni, infatti, il patrono bresciano era famoso per aiutare le donne a trovare marito. Per altri, Faustino, il cui nome deriverebbe dal latino faustus, favorevole, propizio, porterebbe fortuna nel cercare l’amore. Molto probabilmente, la festa dei single è nata con l’intento di prendersi una piccola rivincita sui felicemente innamorati e rimandare i festeggiamenti al giorno dopo. Ed è probabile che tra i due fratelli si sia scelto Faustino perché il suo nome si avvicina di più a quello di Valentino.
Giornalista