L’albero di Natale: le origini, la storia e le diverse tradizioni

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Avete gia fatto l’albero di Natale, oppure in casa vostra regna solo il Presepe? Io, come ogni anno, anticipo i tempi e la gioia più bella è dare sfogo alla mia libera creatività assieme ai miei bambini, sotto lo sguardo fiero mio e di mio marito. Ma esattamente, perché si usa fare un albero che sembra avere così poco di Cristiano e che origini ha?

Sin dall’antichità, l’albero è il simbolo assoluto di vita e questa cultura era diffusa in tutti i Paesi e in tutte le epoche, anche molto prima della nascita del Cristianesimo. Nella cultura cristiana, l’albero è presente fin dall’inizio e si mescola spesso con il candelabro, dato che entrambi portano le luci che illuminano e che si spengono. L’antico tema dell’Albero della vita si fonde anche con la croce di Gesù Cristo: il legno fiorisce e fruttifica, come vediamo in molte catacombe e battisteri paleocristiani.

Secondo la tradizione, l’albero di Natale, così come viene usato oggi, nacque a Tallinn, in Estonia, nel 1441, quando fu eretto un grande abete nella piazza del Municipio, attorno al quale giovani scapoli, uomini e donne, ballavano insieme alla ricerca dell’anima gemella. Usanza che poi fu ripresa in Germania: si narra, tra le cronache di Brema del 1570, di un albero che veniva decorato con mele, noci, datteri e fiori di carta. Una cronaca di Strasburgo, invece, annota nel 1605 che per Natale i cittadini portavano a casa loro degli abeti, li mettevano nelle stanze, li ornavano con rose di carta di vari colori, mele, zucchero, oggetti di similoro. Anche la città di Riga, in Lettonia, difende la sua tradizione che narra di essere stata sede del primo albero di Natale; proprio a Riga, infatti, si trova una targa scritta in otto lingue, secondo cui il “primo albero di capodanno” fu lì addobbato nel 1510.

Già nell’antichità, un rito pagano invitava a portare in casa, prima del nuovo anno, un ramo beneaugurante e nel Medioevo si diffuse la tradizione degli “Adam und Eva Spiele”, i giochi di Adamo ed Eva che prevedevano la ricostruzione nelle chiese dello scenario del paradiso in terra, proprio il 24 di dicembre, alla vigilia di Natale, con tanto di alberi di frutta, simboli dell’abbondanza e del mistero della vita. In seguito, a questi alberi di frutta si cominciarono a preferire sempre di più gli abeti che possiedono la caratteristica magica di essere sempre verdi. L’abete, con la sua sagoma triangolare, rispecchiava bene anche la struttura piramidale e gerarchica della società medievale, diventando nel folclore tedesco anche l’albero cicogna dal quale la levatrice scuoteva i neonati.

Fu per molto tempo che la tradizione dell’albero di Natale rimase tipica delle regioni a nord delle Alpi. All’inizio, veniva considerato un uso protestante e solo nel ‘900 questa tradizione si diffuse anche nel mondo cattolico. Nel nostro secolo si è assistito a una grandissima diffusione di questa usanza e ormai sembra proprio che questo abete addobbato di palle, fiocchi, festoni, dolciumi e pieno di colori sia il vero simbolo di Natale anche se nel tempo l’abete è stato sostituto da un prototipo artificiale e le candele di cera sono state sostituite, invece, da lucine elettriche intermittenti. In casa o tenuto all’aperto, per tradizione viene preparato qualche giorno o qualche settimana prima e ai suoi piedi, se si trova all’interno delle abitazioni, vengono collocati anche i regali ben impacchettati da aprire rigorosamente il giorno di Natale (ma quanti davvero resistono)?

A Milano e in provincia l’albero di Natale viene preparato a Sant’Ambrogio, patrono milanese, il 7 dicembre mentre nella tradizione barese è allestito a San Nicola, patrono di Bari, il 6 dicembre. L’usanza più comune ne prevede la preparazione l’8 dicembre, ovvero durante la festività cattolica dell’Immacolata Concezione. Fra gli ornamenti più diffusi con cui addobbare gli alberi di Natale si possono citare le caratteristiche palline, sferiche o in forme diverse, in vetro soffiato o altri materiali. E poi fiocchi colorati di tessuto, festoni e fili perlati. Negli ultimi anni stanno prendendo piede decorazioni originali come frutta secca, arance, biscotti allo zenzero, decorazioni in pasta di sale o marzapane. E poi piccoli Babbo Natale, angeli, renne, pupazzetti o giocattoli. In vetta all’albero il puntale ma anche una grande stella. Via libera alla fantasia e alla creatività di tutti noi e prepariamo il nostro albero allegramente!