Oggi è Mercoledì Santo, il giorno del tradimento di Giuda nei confronti di Gesù per 30 denari. È il giorno della tristezza, quello che segna l’inizio del periodo più buio. Matteo nel suo Vangelo parla così (Mt 26,14-16): “Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai sommi sacerdoti e disse: – Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni? – E quelli gli fissarono 30 monete d’argento”.
Come sappiamo, il tradimento si sarebbe consumato, da lì a poco, nell’orto dei Getsemani, quando Giuda, per indicare Gesù alle guardie, lo salutò con un bacio mentre il Signore gli rispose: “Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell’uomo?”. Cristo sapeva chi stava per tradirlo ma senza impedirglielo, facendosi umile e debole. Il senso di questa giornata va ricercato nel fatto che Dio sceglie una strada diversa da quella del dominatore, facendosi piccolo, umile, ultimo, nascosto, insignificante, lasciandosi persino disprezzare, la stessa situazione della lavanda dei piedi del Giovedì Santo: “Lavatevi dunque i piedi gli uni gli altri, imitando quello che io ho fatto per voi”.
Giornalista