Un’esperienza e una serie di suggestive emozioni che il Molise sa ben regalare: ecco cosa si prova nel visitare Bagnoli del Trigno, il piccolo paesino circondato da rocce vive, nel cuore del Molise, in quella provincia di Isernia che sa regalare grandi emozioni visive e sensoriali. Un borgo costruito su un rilievo collinare a ridosso di un massiccio roccioso che divide il fiume Trigno dal torrente Vella, appellato da Theodor Mommsen come “la perla del Molise”. Uno spettacolo mozzafiato, chiunque vi passi accanto resta estasiato da tale caratteristica bellezza: sì, una bellezza senza tempo intagliata sulla roccia, come fosse un modellino di un orafo, di uno scalpellino che ha saputo andare ben oltre la propria fantasia. Un borgo diviso in due zone, Terra di sopra e Terra di sotto, dato che il suo agglomerato si divide su due altezze completamente diverse. Un borgo animato da poco più di 600 abitanti, con i suoi ritmi lenti e fermi a un passato scandito da un lento battito d’orologio, uno scorrere di sabbia di clessidra che sembra procedere nella più assoluta calma. Il luogo adatto alla rigenerazione personale, al ritrovo del proprio io e della propria pace interiore.
Un borgo che ha origini incerte e leggendarie. Secondo alcune sarebbe stata fondata da un duca che si abbeverava nelle acque del Trigno, secondo altre con la costruzione di agglomerati urbani intorno a una sorgente termale, secondo altre ancora da alcune tribù per trovare riparo dalle invasioni barbariche. Le uniche notizie certe sono quelle che l’hanno visto come feudo appartenente al Contado del Molise, passato di mano in mano tra varie famiglie italiane ed estere. Col passare dei secoli, Bagnoli del Trigno è diventata parte del Regno di Napoli e poi del Regno d’Italia, e fu proprio in questo periodo che brillò in fama e splendore. Come tutti i piccoli borghi, in una terra che si è chiusa e che poco spazio ha lasciato alle giovani generazioni, anche Bagnoli del Trigno ha vissuto un fenomeno di emigrazione molto forte.
I turisti restano certamente incantati dal Castello ducale San Felice, che svetta imponente sulla cima della montagna rocciosa: una vedetta a guardia della valle intera risalente all’XI secolo, costruito durante il dominio normanno della famiglia di Beraldo. Da quel punto si può godere di un panorama spettacolare sulla Valle del Trigno e quello che fu l’antico tratturo Castel di Sangro – Lucera. Ovviamente, data la sua posizione strategica. In posizione strategica a dominare sull’intera vallata circostante, il castello aveva importanti funzioni difensive. Con il tempo l’edificio passò da bastione di difesa ad abitazione signorile. Ne sono esempi il portale cinquecentesco di accesso, lo spazio di affaccio sulla vallata e il cortile superiore con giardino. Oggi, per arrivare al castello si può percorrere la scalinata San Felice: seppure realizzata in epoca moderna, rispetta il classico stile di un tempo grazie ai sampietrini. Una caratteristica via tortuosa che parte dalla Chiesa di Santa Maria Assunta e ci porta al punto più alto del paese. Altri punti da visitare assolutamente sono di certo la Fonte Vecchia, storico lavatoio costituito da una grande vasca centrale con rivestimento in blocchi di pietra; la Casa romana, situata nel centro storico e ispirata alle case patrizie di Roma; Piazza Olmo, al centro di Bagnoli di sotto, che si apre a ventaglio irregolare, con mattonelle policrome in modo da formare stilisticamente una sorta di compasso che traccia delle linee.
Giornalista