Immagini dal Sannio: Castelverrino, il borgo che ha conquistato l’Olanda

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In copertina, panoramica di Castelverrino.
Foto di Massimo Guglielmi

Il Molise è ricco di piccoli paesi che conservano inalterati memoria storica e bellezza, tradizioni e un passato che continua a parlare al presente. Tra questi c’è Castelverrino, minuscolo borgo in provincia di Isernia che conta poco più di cento abitanti. Un tempo il suo nome era Castello (o Castellucciod’Agnone e ha fatto parte del Contado di Molise e poi dell’omonima regione.
Il piccolo centro del Sannio Pentro si erge su uno sperone di roccia a strapiombo sul torrente Verrino, ed è proprio da questo che deriva il toponimo. Dal 1918 è comune a sé, distaccatosi da Poggio Sannita. Si trova a soli 8 chilometri da Agnone, considerato dai suoi abitanti un punto di riferimento per l’espletamento di ogni servizio e attività quotidiana. Castelverrino, infatti, non ha negozi, e l’unico ufficio presente è quello delle Poste. Si trova nel territorio di influenza della Comunità Montana Alto Molise ed è parte del Sistema Territoriale del Trigno-Sinello.
Un borgo dalla bellezza sublime, circondato da scorci paesaggistici di grande impatto, pieno di tradizioni che lo rendono uno scrigno prezioso ricco di risorse. Un paesino agricolo, dalla forte caratterizzazione rurale, dai tratti montani, con un profilo regolare, con caratteristici terreni di vigneti e uliveti.

Il centro storico è molto bello, in pietra, di un colore prevalentemente bianco, racchiuso nelle mura di fortificazione, e si raccoglie silenziosamente attorno alla chiesa parrocchiale dei Santi Simone e Giuda e al Palazzo baronale che oggi è adibito ad abitazione privata e che ha perso molto della struttura originaria. Un tempo il Palazzo fu il castello della famiglia Dalla Posta, poi dei Cantelmo, dei Sancia, dei Carafa e dei Pagano e fu totalmente trasformato nell’Ottocento post-unitario. Nei pressi vi è una torre circolare angioina, l’unica rimasta del sistema difensivo del castello, importante nella sicurezza nel periodo del brigantaggio. Il campanile a base quadrata, che come tradizione longobarda vuole è totalmente staccato dalla chiesa dedicata ai Santi Simone e Giuda, si erge in alto, come se la voce argentina delle sue campane fosse quella principale da ascoltare. La struttura del paese, dunque, è tipica delle fortificazioni medievali, con il castello e la chiesa da vedersi come fulcro del paese. Il centro abitato è sviluppato tutto intorno a questo fulcro.
La piazza principale è molto accogliente e conserva una stele romana che sovrasta un vecchio lavatoio. Una fontana zampillante funge da arredo centrale. Da visitare anche la chiesa della Madonna della Libera, nella quale ogni 8 settembre si celebrano i festeggiamenti in onore della Vergine. La chiesa di Santa Lucia ha portale e finestre in stile gotico che mostrano le antiche origini di questo piccolo oratorio che è distante tre chilometri dal centro abitato di Agnone. Una chiesetta collocata in prossimità del fiume Verrino, in area verde per picnic, attrezzata di laghetto artificiale per la pesca sportiva e di piscine funzionanti nel periodo estivo.

L’olandese Joop Van Blijderveen, foto tratta da altomolise.net

Castelverrino è nota perché alcune famiglie olandesi hanno deciso di sceglierla per trasferirvisi. In realtà sono pochi quelli che vi si sono stabiliti in pianta stabile, perché la maggior parte ha scelto il paesino unicamente come rigenerante e rilassante luogo delle vacanze, grazie alla sua tranquillità, alla tipicità, alla simpatia della sua gente. Sarebbe un bell’esempio di emigrazione inversa che potrebbe, un giorno, diventare una caratteristica del paesino molisano e salvarlo dallo spopolamento.
Tutto è cominciato dalla storia di Joop Van Blijderveen, ex direttore di banca ad Amsterdam che pochi anni fa ha deciso di lasciare l’Olanda e di trasferirsi in Molise. Lo ha fatto a bordo di un trattore, con il quale ha percorso 2.000 chilometri, alla velocità di 30 km all’ora. Dopo aver raggiunto la Francia, la Liguria, la Toscana e l’Abruzzo è approdato nel minuscolo centro immerso nel verde incontaminato. Ed è a Castelverrino che ha deciso di trascorrere il resto della sua vita, dedicandosi all’agricoltura, costruendosi una casa su un terreno precedentemente acquistato. Come un eroe, così lo ha accolto il paese festeggiandolo alla grande. Una scelta coraggiosa con la quale Van Blijderveen ha praticamente stravolto la sua vita.