L’inverno non è forse la stagione ideale per immaginare un bel tuffo nelle rinomate piscine termali telesine, conosciute da tutti per la freschezza delle sue acque, vero ristoro per corpo e anima nei torridi mesi estivi. Ma è sempre buono il momento per sorseggiare la rinomata acqua telesina, vero e proprio vanto sannita nell’intera penisola e oltre. La città di Telese Terme è il più rinomato centro termale e turistico della Valle Telesina, e le sue sorgenti di acqua sulfurea danno origine alle lussureggianti terme, tra le più importanti della Campania.
Le origini della poliedrica cittadina del Sannio vanno ricercate nella città romana di Telesia, centro di notevole importanza che nel 215 a.C. fu alleata di Roma, in quanto urbs foederata, i cui ruderi archeologici si trovano nella vicina San Salvatore Telesino. È molto probabile, ma non vi è certezza, che il suo toponimo derivi dal verbo greco teleo, ossia “iniziare ai misteri”, forse perché il fluire delle acque solforose, che possiedono immani qualità terapeutiche, spinse gli abitanti della zona a offrire sacrifici di ringraziamento agli dei. Le acque di Telese hanno una tradizione che risale a tantissimo tempo fa, con origini antichissime. Il complesso idrotermale, sito in piazza Minieri, che è il nome della famiglia che lo ha in gestione dalla fine del 1800, è costituito da un vasto parco, oasi di pace, relax e natura, dove sorgono diverse strutture terapeutiche. Nel passato, in pieno periodo Liberty, protagonista della storia telesina era il “treno dei bagnanti” che da Napoli raggiungeva Telese e, all’arrivo alla stazione ferroviaria del paese termale, grazie a uno snodo, convergeva nel viale cittadino e portava direttamente nel parco delle Terme. I bagnanti erano i pendolari che quotidianamente si recavano a Telese per poter sfruttare al meglio delle proprietà terapeutiche di queste rinomate, “chiare, fresche e dolci acque”.
Il terremoto del 9 settembre 1349 portò alla scomparsa di Telesia ma anche a movimenti del sottosuolo che causarono la formazione delle sorgenti sulfuree, le quali si rivelarono sin da subito molto utili e valide per la cura delle malattie della pelle, degli apparati digerente e respiratorio e dei reumatismi. Il primo riscontro dello sfruttamento delle acque telesine a scopo terapeutico è rappresentato da un trattato scientifico del 1583, ma solo nel 1734 vi fu una pubblicazione dal titolo De acidulis telesinis dissertatio, di Tommaso Bruni a cui, nel 1819, seguirono le Memorie sull’indole e sull’uso delle acque minerali di Telese di Pietro Paolo Perugini e nel 1857 la Guida medica per l’uso delle acque minerali di Telese di Liborio Marone. Nel 1856 le pozzanghere cittadine abbandonate e stagnanti furono bonificate e nel 1861 furono fondate le Antiche Terme Jacobelli dal cavaliere Achille Jacobelli di San Lupo, con una inaugurazione che avvenne alcuni anni dopo. Il complesso si trova ancora oggi all’incrocio fra Telese, Castelvenere, Solopaca ed è considerato vera e propria memoria archeologica cittadina, recentemente ristrutturata e rimessa in sesto. Si trattava di un ameno luogo ricco di verde che conteneva circa quaranta camerini, con una galleria centrale e una grande sala con tavole e sedili di marmo bianco. Vi era una vasca, sempre di marmo, nella quale affluiva l’acqua che si rinnovava di continuo, ma il cui getto poteva essere interrotto a seconda delle necessità. Vi era anche la presenza di una fontana d’acqua dolce e due fontanelle utilizzate dai bagnanti per bere. Erano presenti, altresì, le fondamenta per un gran caffè e per un ristorante. A causa delle difficoltà finanziarie di Jacobelli, nel 1875 il napoletano cavaliere Eduardo Minieri acquistò lo stabilimento e, dopo i lavori di ristrutturazione ultimati nel 2008, le Antiche Terme Jacobelli sono ora il parco naturale tanto amato dai cittadini del territorio, dove ancora sono visibili i resti delle cabine private per la balneazione, due piscine di acqua sulfurea, e la bouvette.
L’inizio della costruzione del nuovo impianto termale e del vicino Grand Hotel Telese, con la sua architettura in stile Liberty, risale al 1877 e la famiglia Minieri, fin da quel periodo, si è sempre prodigata per far conoscere le terapeutiche proprietà delle acque telesine, ricche di anidride carbonica, idrogeno solforato ma soprattutto di zolfo bivalente, simile a quello contenuto nel corpo umano. Le cure si svolgono in reparti immersi in un parco di alberi secolari che tanta frescura regalano nei periodi di calura estiva. Vi sono due piscine di acqua termale sorgiva: la piscina Goccioloni e la piscina Pera, indicate ambedue nella prevenzione e nella cura delle malattie dermatologiche, e una terza piscina con acque riscaldate presso la Club House del Grand Hotel Telese. Queste acque, però, vengono utilizzate anche per la cura di malattie otorinolaringoiatriche e delle vie respiratorie, ginecologiche e dell’apparato gastroenterico, oltre che cardiovascolari. Le loro principali applicazioni terapeutiche sono bagni, idromassaggi, fanghi, percorsi vascolari in piscina termale, irrigazioni nasali, inalazioni, aerosol, insufflazioni endotimpaniche e politzer crenoterapico, ventilazioni polmonari, cure ginecologiche, cure idropiniche, riabilitazione della funzione neuromotoria e respiratoria.
Lo stabilimento termale conserva ancora in parte le sue caratteristiche originarie di fine Ottocento. Dopo la nascita del comune di Telese, sorsero numerose contese con il contiguo comune di San Salvatore Telesino e si arrivò alla loro conclusione solo con la costituzione del Consorzio Idrotermale nel 1957. Oggi le Terme di Telese sono un vero e proprio punto di riferimento per i telesini e non. L’acqua viene imbottigliata nella sua tipiche bottiglie verdi di vetro ed è molto nota anche in ambito internazionale. Il parco, nel periodo aperto alle cure, viene quotidianamente raggiunto da cittadini di varie zone del centro-sud ed è un vero e proprio luogo ricreativo per adulti e bambini, con il suo parco giochi, gli eventi culturali, musicali e ricreativi, i suoi chioschi, il torrente del Cerro, il Palazzo dei Congressi e tante fresche bevute alla bouvette. Le Terme di Telese sono un vanto del turismo telesino e campano e ogni telesino ne è a ragione stregato e innamorato.
Giornalista