Immagini dal Sannio: mongolfiere e sogni a Fragneto Monforte

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Mongolfiere a Fragneto Monforte, foto di copertina di Adamo Fucci

La mongolfiera è un sogno di luci e colori che si innalza in aria, nel tiepido vento che l’abbraccia col suo leggero alito. E nel Sannio è rinomato il paese delle mongolfiere, balloon volanti che aiutano a sognare e che affascinano non poco lo sguardo di adulti e bambini. Siamo nel Fortore, a Fragneto Manforte, il cui Raduno internazionale delle mongolfiere è un evento che, anno dopo anno, diventa sempre più rinomato e importante. Anche alcuni murales raffigurano la manifestazione conosciuta in ogni dove, con lei, la mongolfiera, protagonista assoluta della più rinomata manifestazione oltre che della street art del paese. Il raduno annuale coinvolge esperti italiani o internazionali che rendono semplice e quasi alla portata di tutti il più grande sogno dell’uomo, quello di volare, meglio ancora se all’interno di un bello, elegante e colorato pallone gonfiato.

L’idea del raduno nacque nel 1987 dal duca di Fragnito che, in collaborazione con l’amministrazione comunale, volle far dono alla sua comunità della possibilità di realizzare il sogno del volo. Un’occasione che da quel momento avrebbe attirato nel piccolo borgo fortorino centinaia di migliaia di visitatori ogni anno. Un comune di soli duemila abitanti che grazie alla rinomata e policroma manifestazione è arrivato a ospitarne persino 60mila in un colpo solo, diventando così, da piccolo paese, una grande città. Il raduno ha permesso di esportare la cultura e le belle tradizioni del territorio sannita, e ha fatto sì che Fragneto, con coraggio, sia diventato propulsore di tale tradizione al di fuori del suo territorio, mostrando tutto l’orgoglio di cui è capace. Sin dal primo momento, l’evento che vede librarsi in cielo centinaia di mongolfiere ha permesso di lavorare sotto l’ideale dell’apertura e dell’integrazione, convogliando nel Sannio cittadini provenienti da tutta Europa, creando interscambi culturali e rapporti di pace e fratellanza fra i popoli. Ogni anno, durante il raduno, si può assistere anche a gare sui balloon: sono proprio le squadre più esperte a lanciarsi in svariate competizioni in mongolfiera, i cui vincitori e partecipanti vengono premiati dagli amministratori comunali. E ancora esibizioni acrobatiche di aerei e paracadutisti, e bande e fanfare in festa, tra cui la mitica fanfara dei Bersaglieri. L’appuntamento di quest’anno è previsto per il 13, 14 e 15 ottobre.

Fragneto vista da una mongolfiera, foto d’archivio

Fragneto Monforte, però, non è solo mongolfiere. Il suo nome si fa risalire alla fara di Gnito, ossia “la famiglia (o gruppo) di Gnito”, il guerriero che si stabilì in questo luogo e ne fece un villaggio fortificato da mura e torri. Altre fonti invece sostengono che Fragneto derivi dal latino farneus, un particolare tipo di quercia, a cui si aggiunge il suffisso -etum. Il secondo nome, Monforte, sembra derivare semplicemente da Bartolomeo da Monteforte, uno dei primi suffeudatari del territorio ove sorge il paese; ad ogni modo, la specifica serve a differenziare Fragneto Monforte dal confinante Fragneto l’Abate. A pochi passi dal palazzo municipale c’è il suggestivo Museo delle Arti e Tradizioni popolari che merita un’accurata visita. Si tratta di un’ex stalla di 100 mq ove sono racchiusi oltre 250 oggetti distribuiti nei vari ambienti. Sono state meticolosamente riprodotte le stanze dei contadini di una volta, la loro cucina, la camera da letto, la barberia, la stanza di lavoro del ciabattino, la falegnameria e tanto altro.

La vera meraviglia la possiamo trovare al centro del paese: il Palazzo Ducale, costruito sui ruderi del vecchio castello medievale, che fu dimora dei duchi di Montalto che ne conservano tuttora la proprietà. Il Palazzo è stato ristrutturato nel 1851, e mostra esternamente l’antico stemma nobiliare. I suoi vastissimi giardini vengono curati in ogni dettaglio dai guardiani della struttura. La chiesa della Santissima Croce, invece, conserva trascrizioni che si rifanno ai primissimi nuclei abitati di Fragneto. All’interno c’è una piccola sorpresa: alla sinistra dell’abside, una finestra affaccia nella cappella privata del Palazzo Ducale! Il campanile è staccato dal resto della chiesa, mentre a pochi metri resiste orgoglioso il tiglio millenario di Fragneto, vero e proprio simbolo del paese.