“O Divinissimo Spirito, da’ moto al mio cuore per adorare ed amare;
da’ lume al mio intelletto per contemplare la sublimità del mistero di carità d’un Dio fattosi bambino;
da’ fuoco alla mia volontà, perché possa riscaldare con essa colui che è tremante per me sulla paglia. Amen
San Pio da Pietrelcina è certamente uno dei santi più amati e apprezzati nel mondo. Nel periodo di Natale, nelle zone di Pietrelcina e del Sannio ma anche nelle zone pugliesi di Padre Pio, il suo ricordo si accende ancor di più nel cuore dei fedeli e dei devoti, proprio per l’amore particolare che il Santo aveva nei confronti di questa festività religiosa. “Io sono il trastullo di Gesù Bambino, come lui spesso mi ripete, ma come quello che è peggio, Gesù ha scelto un balocco di nessun valore”. Ecco alcune delle frasi che Padre Pio scriveva nel suo diario e che ci fanno capire che i moti d’animo e la gioia nel cuore che aveva in vista del Natale erano assolutamente inimmaginabili.
Grazie ai racconti di Padre Marciano Morra, direttore generale dei Gruppi di Preghiera, conosciamo degli aneddoti che ci fanno capire quanto il Santo amasse questa festività liturgica che, esclusa la Pasqua, per lui era quella col significato più profondo.
Quando iniziava l’Avvento, Padre Pio non vedeva l’ora di cominciare a sentire i canti natalizi, non voleva aspettare il Natale, lui li desiderava già dal primo dicembre? Cantava a squarciagola “Tu scendi dalle stelle” e al solo ascolto il suo cuore ai riempiva di gioia. Nel periodo dell’Avvento pregava molto, giorno e notte, era molto attivo e sollecitava la realizzazione del presepe in Chiesa, come da tradizione francescana. Quando celebrava la messa, Padre Pio era solito prendere Gesù Bambino, conservato in convento, per portarlo in processione fino alla Chiesa dove erano tutti i fedeli ad attenderlo.
Sono due gli episodi che possono aiutarci a capire cosa provasse e come vivesse questo momento di spiritualità. Il primo, molto conosciuto, risale proprio a una notte di Natale quando dal paese quattro donne andarono al convento per partecipare alla Santa Messa. Arrivarono molto presto e il convento era ancora chiuso. Poiché faceva freddo, suonarono il campanello per poter entrare e per ripararsi. Il portinaio le fece accomodare in sacrestia e cominciarono a scaldarsi con un braciere. Le donne cominciarono a recitare il Santo Rosario e in quel momento il Santo andò dritto alla finestra della sacrestia senza accorgersi della presenza delle donne. Una volta affacciatosi, Gesù Bambino scese dal Cielo per andare tra le braccia del Santo. Una delle donne vide che il Bambin Gesù vivo cominciò ad accarezzare Padre Pio, poi sparì e il Santo, ritornato in sé dall’estasi, dopo essersi accorto delle donne, chiese a quella che aveva visto la scena di non dire nulla ad alcuno e di mantenere il segreto. L’altro episodio avvenne all’interno del convento. Un padre di nome Raffaele era nella sua cella quando, una notte, vide un improvviso bagliore in corridoio. Guardando fuori vide arrivare Padre Pio con in braccio Gesù Bambino senza che il Santo si accorgesse di lui.
Padre Marciano ha raccontato anche dei momenti del dopo cena, nel periodo dell’Avvento, in cui si intratteneva in refettorio a guardare le partite di carte o scacchi dei suoi confratelli, tifando ora per l’uno, ora per l’altro e trascorrendo con loro più tempo per vivere ancora di più in pieno quel magico periodo. Ogni notte di Natale, prima che si andasse a Messa, all’interno del convento si svolgevano delle cerimonie: i giovani andavano davanti alla porta e dopo avergli annunciato la nascita di Gesù Bambino, cominciavano a cantare “Tu scendi dalle stelle”. San Pio apriva la porta, li abbracciava e dava loro qualche caramella o cioccolatino. A Pietrelcina, partecipava alle tradizioni degli zampognari che suonavano la ninna nanna al Bambinello.
Giornalista