Riceviamo e pubblichiamo – Dott. Amedeo Ceniccola
L’associazione Rinascita Guardiese continua la pubblicazione di documenti inerenti la storia guardiese per progettare il futuro partendo dal passato.
A Guardia Sanframondi, grazie all’impegno del Sindaco Ceniccola, finalmente viene applicata in modo corretto la normativa per il pagamento dei costi di costruzione riferiti alle attività artigianali e/o industriali.Biblioteca-Casa Comunale.
Il sindaco Ceniccola stigmatizza la grande confusione che c’è stata sul Comune di Guardia Sanframondi nell’applicazione della legge Bucalossi e sottolinea che da una ricognizione fatta sull’applicazione degli oneri concessori (ex legge 10/77) è risultato che da parte dell’Ente sono stati fatti dei calcoli “sbagliati” con grave danno per le tasche dei cittadini.
Fono-registrazione del discorso pronunciato nel Consiglio Comunale del 14/09/2000
“Signor Presidente, signori Consiglieri, qualche mese addietro mi è stata portata in visione la richiesta di pagamento recapitata dall’U.T.C. ad un nostro concittadino (l’assessore Giovanni Foschini) che, nei mesi scorsi, aveva presentato richiesta di costruzione di un capannone ad uso artigianale da realizzarsi in via Galano e non vi nascondo che sono rimasto “impressionato” nel leggere la cifra che l’ufficio chiedeva di versare per il rilascio della relativa concessione. Decine e decine di milioni (ben 44 milioni di lire) per i cosiddetti oneri di costruzione ai sensi della legge Bucalossi. Un vero e proprio “salasso” per avviare un’attività artigianale che mi ha spinto ad affidare all’ing. Giovanni Morelli (già nostro consulente tecnico) l’incarico di fare chiarezza in merito all’applicazione della legge Bucalossi sul nostro Ente. So bene che il lavoro non è stato facile e, per tale motivo, lo ringrazio a nome dell’intera cittadinanza guardiese. Signori consiglieri, questa sera, con l’approvazione di questa deliberazione siamo chiamati a spazzare via la “confusione” che da anni ha regnato nel nostro Comune.
Per dirla con l’ing. Morelli: “…Nel calcolare gli oneri per le attività industriali viene utilizzato un metodo completamente sbagliato: – contrariamente a quanto specifica l’art.10 della legge 10/77 viene fatto pagare il costo di costruzione che per tali attività non è dovuto, inoltre gli oneri di urbanizzazione vengono calcolati non con la relazione specifica prevista dalla circolare regionale, bensì in funzione della volumetria dell’immobile. Tale metodo di calcolo comporta l’esborso di cifre enormi da parte di privati cittadini che intendono iniziare un’attività artigianale – industriale”. Inoltre, non può essere sottaciuto che: “…è stato rideterminato il costo base di urbanizzazione primaria e secondaria apportando una serie di modifiche al documento allegato alla delibera di Consiglio Comunale n.16 del 10.06.1997 che in più parti riporta errori di calcolo e per le zone sismiche come Guardia Sanframondi non vengono considerate le agevolazioni previste dall’art.10 del D.M. 10 maggio 1977 n.801”.
“Tutto ciò ha messo per iscritto l’ing. Morelli a seguito dell’incarico ricevuto e che questa sera siamo chiamati a ratificare per recuperare la corretta applicazione della normativa prevista dalla legge Bucalossi e, finalmente, rettificare quello che in passato è stato fatto e che potrebbe dare adito a tante azioni di rivalsa da parte dei cittadini che sono stati costretti a pagare somme “spropositate” non dovute per calcoli fatti in modo approssimativo. Diciamo: per una sbagliata applicazione della normativa vigente!”
Conclude il Dott. Ceniccola: “Per dovere di cronaca è necessario ricordare che il sig. Foschini Giovanni (ex assessore comunale) a seguito dell’approvazione della succitata deliberazione ha dovuto pagare al Comune la somma di Euro 353,95 pari a lire 685.356 (Vedi determinazione n.138 del 14.11.02 del UTC con la quale è stata rimborsata la somma di lire 11.212.500 già versata quale prima Rata degli oneri concessori). Non è stato possibile conoscere quanto è stato rimborsato agli altri guardiesi che avevano dovuto sborsare somme esorbitanti non dovute per casi analoghi a quello del sig. Foschini Giovanni. Alla faccia della buona amministrazione!“