Covid-19, De Blasio: “Crisi economica e sanitaria gravissime”

Condividi articolo
Riceviamo e pubblichiamo – Filippo De Blasio (Presidente Fiva Confcommercio Benevento) 

La dichiarazione di Filippo De Blasio (Presidente Fiva Confcommercio Benevento) sulle conseguenze a livello economico e sanitario della grave pandemia che ci ha colpito: “Il Covid-19 ha determinato una crisi sanitaria. Anche economica. L’una e l’altra gravissime. La crisi sanitaria è grave. La sanità ospedaliera è al collasso. Si ha notizia che gli ospedali non accettano malati “non-Covid”. La sanità territoriale non copre i bisogni dei cittadini. Si ha notizia che i medici, chiamati al capezzale degli ammalati, non sempre sono pronti, tentennano a prestare assistenza a domicilio. La crisi economica non è da meno. L’economia è a pezzi. Il Pil 2020 perderà qualcosa come il 10% del valore nominale rispetto al Pil 2019. Il 10% sono circa 200 miliardi di euro. Lo Stato ha immesso nel circolo economico, con vari interventi, poco più di 120 mld. Lo sbilancio ancora sensibile. Non solo. Gli interventi hanno bisogno di tempo per manifestare i loro effetti. Insomma, l’umanità è “nuda”! Ma è consapevole della sua “nudità”?

Gli interventi sull’economia sono stati tanti. Ma l’economia è bloccata. Una quota cospicua della forza lavoro è in cassa integrazione straordinaria, fino alla primavera. Interessa più del 40% dei lavoratori. Sono bloccati i licenziamenti. Parimenti, fino alla primavera sono bloccati i pagamenti. Oggi, almeno, tre milioni di debitori godono di una moratoria. Almeno fino a primavera. Lo Stato ha dato la sua garanzia ai crediti bancari. È un’economia sospesa. Quando ricomincerà a camminare, cosa succederà? Il sistema economico, attuale, non è reale. È totalmente destabilizzato!

Alle difficoltà economiche, si aggiungono quelle politiche. La irresponsabilità di molti dirigenti politici che dicono, strumentalmente, di lavorare per il paese. Il paese e la sua economia, i suoi imprenditori, i suoi lavoratori si trovano nelle condizioni, fallimentari, come ricordato su, e i dirigenti politici giocano alla crisi! Giocano alla crisi per un piatto di lenticchie! Un posto in più a questo o a quel partito non risolve nulla. E Italia viva non si schioda dal suo 3%! Perché allora accanirsi? Una lotta senza quartiere è contro l’Italia! Il sistema politico viene gestito senza responsabilità. Purtroppo! È spinto al ridicolo dal populismo. Incongruente. Senza orizzonti reali e comprensibili.

Inoltre, anche il sistema di rappresentanza è saltato. A tutti i livelli. A livello politico, innanzitutto. Ma anche a livello sociale. Anche i responsabili dell’economia sono in difficoltà, non riescono a intendere il mercato. A operare fluidamente con le istituzioni finanziarie. Le difficoltà sono tante. La gran parte conseguenza di una globalizzazione non controllata. Non guidata. Il capitalismo estremo sta portando le economie mondiali fuori dalla traiettoria dello sviluppo. Oggi, nessuno, è capace di incidere e guidare lo sviluppo economico.

Incertezza la fa da padrona. Incertezza politica. Incertezza economica. Incertezza sociale. L’uomo contemporaneo soffre. La sua intelligenza fatica a riconoscersi in un mondo che ha perso i fondamentali punti di riferimento. Politici innanzitutto. Economici poi. Ma anche sociali. Un incertezza tanto profonda e tanto generalizzata che produce in molti vere e proprie “paralisi psichiche”. Per chi crede, non può che affidarsi… allo Spirito Santo“.