Fiorenza Ceniccola (FI): “Una proposta per migliorare il servizio 118”

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Riceviamo e pubblichiamo – Consigliere Comunale Forza Italia – Guardia Sanframondi

Criticare un piano di “sperimentazione” del 118 avviato il 1 luglio dello scorso anno (senza alcuna consultazione preventiva degli organismi distrettuali chiamati a compartecipare la gestione della medicina territoriale) che ha demedicalizzato l’ambulanza di Cerreto Sannita e di San Bartolomeo in Galdo non vuol dire fare polemica, anzi, è sacrosanto quando in gioco vi è la vita. Parliamo di sanità, che è uno dei problemi che preoccupano di più i cittadini. Pertanto, da consigliere comunale di Guardia Sanframondi, convita di ben interpretare lo stato d’animo della stragrande maggioranza dei cittadini, sono qui per avanzare una proposta per impedire che qualcuno possa pensare che ci siano cittadini di serie A (a cui è garantita l’ambulanza con medico a bordo) e di serie B (come quelli del Fortore e del Titerno che possono avere solamente l’auto medicalizzata con l’infermiere).

Dinanzi a tale prospettiva che ha già provocato qualche tragedia (vedi i decessi avvenuti nei mesi scorsi a Cusano Mutri e San Lorenzello) è evidente che ci sia del malumore e qualche sacrosanta protesta degli amministratori e dei cittadini.

Un primo suggerimento che mi permetto, sommessamente, di far pervenire al Direttore Generale Gennaro Volpe (che si trova a far i conti con la carenza dei medici operativi) è fare in modo che i medici del 118 possano utilizzare le prestazioni aggiuntive nel numero massimo consentito dalla normativa vigente (48 ore settimanali) per assicurare la continuità assistenziale e, nel contempo, di istituire il servizio di reperibilità che avrebbe impedito di demedicalizzare i turni in caso di malattia del personale medico.

Questo si rende necessario non solo per non depotenziare la funzione di “filtro” svolto dai medici del 118 (con aumento abnorme degli accessi ai Pronto Soccorso) ma anche per smentire coloro che vanno in giro dicendo che: “si è preferito risparmiare tagliando sulla qualità delle prestazioni”. Un secondo suggerimento, fondamentale, è istituire un tavolo di confronto permanente con tutti i soggetti interessati a tale riorganizzazione del 118 incominciando dai medici, amministratori locali e cittadini per verificare se sono state valutate ed operate “tutte le scelte possibili” per evitare l’allungamento dei tempi dell’intervento medico sui codici di massima gravità per la vita dei cittadini (ad es. per la prima volta da quando è stato istituito il 118, i pazienti gravi, in codice rosso, sono trasportati in assenza di medico e più volte l’ambulanza di Cerreto Sannita ha dovuto chiamare in soccorso l’ambulanza con il medico a bordo di Limatola o Benevento mentre prima si poteva contare sul medico in servizio a Cerreto sannita).