Guardia, al Galileo Vetrone un Progetto di Ricerca sulla valorizzazione del patrimonio culturale

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Venerdì 28 marzo, presso l’Aula Magna dell’IIS Galileo Vetrone di Guardia Sanframondi, si è svolto l’evento Co-esplorare le relazioni tra comunità e patrimonio culturale nei territori interni a cura della dott.ssa Giada Limongi in collaborazione con la Fondazione CHANGES e le Università Vanvitelli di Caserta e Aldo Moro di Bari.

Una importante occasione di riflessione sul ruolo delle comunità nella valorizzazione del patrimonio culturale delle aree interne. La fondazione CHANGES si configura come un ecosistema multi-tecnologico e transdisciplinare dedicato alla formazione, alla ricerca e al trasferimento tecnologico nel campo della cultura umanistica e del patrimonio culturale. Le sue attività spaziano dalla promozione di iniziative culturali alla gestione di risorse destinate alla tutela e alla valorizzazione territoriale.

L’evento ha dimostrato la sensibilizzazione che la Scuola vuole trasferire ai suoi studenti, giovani che si affacciano al territorio del loro futuro.

Giada Limongi, ricercatrice dell’Università Vanvitelli presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, già nel 2024 ha pubblicato un paper sul futuro dei centri storici delle aree interne, concentrandosi proprio sull’esempio di Guardia Sanframondi, presentando una metodologia basata su un database GIS per supportare il recupero e il riutilizzo del centro storico di Guardia.

“Il Progetto di Ricerca intende investigare le relazioni fra le comunità insediate e i patrimoni culturali, materiali e immateriali, nei territori interni – il commento del prof. referente Ignazio De LuciaSecondo la Convenzione di Faro, infatti, il patrimonio culturale non è riconducibile alla sola quantità di beni esistenti in un territorio, quanto alle relazioni che si instaurano fra le comunità e gli stessi beni”.

Una enfatizzazione del ruolo delle comunità nella definizione, pianificazione e attuazione delle politiche culturali, dunque, che va a riconoscere il patrimonio culturale come espressione dei valori attribuiti dalle comunità stesse. La ricerca sul tema della partecipazione delle comunità nella gestione del patrimonio culturale è recentemente stata oggetto di studi approfonditi che hanno analizzato fattori abilitanti, opportunità, ostacoli e competenze necessarie per il successo di tali processi.

“Questi temi sono rilevanti quando si tratta di aree interne – prosegue De Lucia – in cui i processi di abbandono stanno causando una perdita delle relazioni tra patrimonio culturale e comunità locali. Pertanto, le attività di ricerca saranno volte all’individuazione di metodi e strumenti atti a garantire il coinvolgimento delle comunità, attraverso un processo di co-esplorazione del territori”.

Durante il convegno nella scuola guardiese sono stati costituiti due gruppi di studenti che, il prossimo 9 aprile, saranno impegnati in attività laboratoriali a cura del Gruppo di Ricerca.