Guardia, impianto sportivo San Filippo Neri: scelte discutibili sul progetto riqualificazione

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Riceviamo e pubblichiamo – Rinnovamento Guardiese

Rinnovamento Guardiese chiede maggiore chiarezza all’Amministrazione Comunale

L’Associazione Rinnovamento Guardiese esprime le proprie perplessità in merito alle decisioni recentemente adottate dall’Amministrazione Comunale di Guardia Sanframondi riguardanti la riqualificazione e il completamento dell’Impianto Sportivo San Filippo Neri, nell’ambito del progetto finanziato dal Fondo Sport e Periferie 2023.Dalle dichiarazioni ufficiali, emergono scelte tecniche ed economiche che, a nostro avviso, non tutelano al meglio gli interessi della comunità. In particolare, siamo preoccupati per la decisione di adottare un campo in erba naturale, motivata dalla presunta impossibilità futura di omologare campi in erba sintetica a partire dal 2030. Normativa europea e scelta del manto erboso Desideriamo precisare che la normativa europea NON vieta l’utilizzo di campi in erba sintetica.

Le direttive comunitarie si limitano a proibire l’uso di specifici materiali per il riempimento granulare (intaso), come quelli derivati da PFU (Pneumatici Fuori Uso), richiedendo che entro il 2030 tali materiali vengano sostituiti con alternative più ecologiche.I nuovi campi in erba sintetica, conformi alle normative ambientali, possono dunque essere realizzati senza alcuna limitazione.

Essi rappresentano una scelta più moderna, sostenibile e adatta per un impianto sportivo destinato a un utilizzo intenso, grazie ai loro minori costi di gestione e alla maggiore durabilità.L’adozione di un campo in erba naturale, invece, comporterà costi di manutenzione elevati e rischi per la sostenibilità economica futura dell’impianto, aggravando le spese a carico della collettività.Criticità sull’importo richiesto e pianificazione generaleGià in un precedente comunicato, avevamo evidenziato l’anomalia della richiesta di finanziamento di soli 549.998,00 euro, a fronte di un limite massimo di 700.000 euro consentito dal bando. Questo importo appare insufficiente per rispondere in maniera adeguata alle necessità dell’impianto e per risolvere tutte le criticità strutturali e gestionali.

L’Amministrazione ha affermato che con questi fondi saranno affrontati anche i problemi relativi alle tribune e all’accessibilità. Tuttavia, senza un dettagliato piano d’intervento, appare improbabile che tali risorse siano sufficienti a garantire un adeguamento completo e duraturo della struttura.

Domande alla Giunta ComunaleAlla luce di queste preoccupazioni, chiediamo:

1. Perché è stata scartata l’opzione di un manto in erba sintetica di ultima generazione, più conveniente e conforme alle normative europee?

2.Quali piani concreti sono stati previsti per coprire i costi elevati della manutenzione di un campo in erba naturale?

3. Perché il progetto è stato limitato a 549.998,00 euro, rinunciando alla possibilità di ottenere il finanziamento massimo di 700.000 euro?

4. Quali garanzie sono state previste per la gestione futura dell’impianto?Proposta per un utilizzo più efficace dei fondiRiteniamo che una pianificazione più attenta e una scelta tecnica migliore avrebbero potuto garantire un utilizzo più efficace delle risorse.

Ad esempio, optare per un manto sintetico ecologico avrebbe assicurato un impianto moderno, economico e a lungo termine sostenibile.In alternativa, se le risorse attualmente disponibili non sono sufficienti per una riqualificazione adeguata, si potrebbe valutare di destinare i fondi a interventi su altre strutture sportive della comunità, evitando il rischio di realizzare opere che potrebbero rivelarsi insostenibili o incomplete.

Richiesta di trasparenza e confrontoGià in passato abbiamo chiesto chiarimenti sull’opera senza ricevere alcun riscontro. Ribadiamo l’importanza di un confronto trasparente con la cittadinanza e di una pianificazione partecipata, affinché decisioni di tale rilevanza siano prese tenendo conto delle reali necessità del territorio e delle aspettative dei cittadini.Confidiamo che l’Amministrazione voglia fornire risposte concrete e assumersi la responsabilità di scelte che impatteranno sulla comunità per i prossimi decenni.