Guardia Sanframondi, Sebastianelli: “Quando si proclama di voler aprire il Palazzo, lo si deve fare per davvero”

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Comunicato Stampa – Barbara Serafini, Ufficio Stampa gruppo consiliare “Guardia sei tu”

Ieri 30 dicembre si è tenuto l’ultimo Consiglio Comunale  di Guardia Sanframondi di questo anno 2020 ormai al termine. Il gruppo consiliare Guardia sei tu, in riferimento all’ultimo punto all’Odg, relativo alla voce “Contratto di Fiume. Atto di indirizzo politico”, ha espresso voto contrario e il capogruppo, Gabriele Sebastianelli, ha formulato, a nome dell’intera compagine, il discorso in seguito riportato. Con l’occasione di questo comunicato, l’intero gruppo consiliare formula i migliori auguri di buon anno all’intera comunità.

“Il Contratto di Fiume di cui al D.L.156/2000 ed alla L.R. n.5/2019, rappresenta di fatto un nuovo strumento di programmazione partecipata con particolare attenzione alle politiche di sostenibilità ambientale e non solo. Uno strumento che va certamente sostenuto e riempito di contenuti idonei, utili  e concreti per l’intero bacino omogeneo del Fiume Calore Irpino che vede nell’Ente Parco Regionale del Taburno – Camposauro il soggetto attuatore. Esaminata la documentazione agli atti e udita la relazione del vice – sindaco, possiamo ritenere l’atto di indirizzo politico riferito al Contratto di Fiume proposto in discussione per l’approvazione, seppur non richiesto né previsto, il documento di programmazione della nuova amministrazione attiva a circa tre mesi dall’insediamento.

Riteniamo che la proposta portata in discussione per l’approvazione sia un elaborato pieno di buoni propositi, frutto forse di tanti copia e incolla presi un po’ di qua e un po’ di là, ma assolutamente privo di concretezza. In buona sostanza una proposta che non traccia in maniera chiara e inequivocabile la strategia di tutela e valorizzazione dei paesaggi fluviali e di sviluppo integrato e sostenibile del territorio. Una proposta affrettata e senza condivisione alcuna che non coincide con la nostra visione delle politiche di sviluppo socio-economiche.

Per noi, e lo diciamo e sosteniamo da sempre, ogni progetto, ogni linea di programmazione deve avere quale presupposto l’individuazione di strumenti utili per la creazioni di nuove e sostenibili opportunità di lavoro. Il lavoro inteso quale opportunità di crescita individuale e collettiva, non solo economica ma anche  sociale, di benessere, di qualità della vita. Nel caso specifico, la visione di sviluppo non può essere unilaterale, ma deve tener conto delle esigenze e delle strategie di tutti i comuni che si affacciano nel CdF. Solo una visione comune, condivisa e strategica può avere un giusto significato e non fare le cose tanto per fare. Che ne pensano gli altri Comuni e cioè Castelpoto, Foglianise, Torrecuso, Ponte, Paupisi, San Lorenzo Maggiore, Vitulano, Solopaca, Castelvenere, Telese Terme, Melizzano?.

Quando nel recente passato si parlava di centralità, ci si riferiva alla capacità di coinvolgimento, di elaborazione progettuale e di sintesi, necessaria quest’ultima soprattutto nelle occasioni di programmazione e di interventi extracomunale. Nessun minimo accenno e riferimento alla grande potenzialità di utilizzo dell’acqua della Diga di Campolattaro, sia a uso potabile che a uso irriguo. Una progettualità in itinere, fortemente partecipata e seguita passo passo dall’amministrazione comunale uscente, con una chiara visione strategica e di prospettiva. La possibilità, da parte delle imprese agricole. di poter accedere all’irrigazione di sostegno delle cultivar esistenti fino alla quota di 350/400 metri, e l’opportunità per le stesse di poter introdurre nuove forme di colture alternative (ortaggi, frutta, erbe officinali, ecc.) proietta gli imprenditori agricoli, di fatto, nel mondo dell’agricoltura 4.0., dove il concetto di agricoltura di precisione si evolve nell’integrazione tra le strategie tradizionali e le innovazioni. 

La costituzione di nuove forme di cooperazione per la valorizzazione delle nuove colture possono rappresentare una nuova dimensione occupazionale anche di integrazione e di sostegno al reddito agricolo. In tal senso, si possono leggere alcune delle linee programmatiche proposte dalla lista “Guardia sei tu” (pag. 12, 13 e 14).

E infine, ma più importante: cosa ne pensano e/o che cosa si aspettano gli imprenditori agricoli che hanno le aziende nelle adiacenze del fiume e che in più di un’occasione hanno subito danni a volte addirittura irreversibili e mai ripagati? Sarebbe stato opportuno immaginare iniziative idonee a proporre la sanatoria per le cosiddette particelle intercluse (demanio) al fine di poterle rivendicare nelle superfici vitate. È proprio questa mancanza di coinvolgimento, di confronto, di condivisione, e non ci riferiamo alla sola minoranza, sempre presente nelle enunciazioni, ma sempre assente nei fatti, che ci fa esprimere in modo convinto il voto contrario. Ovviamente quando parliamo di mancanza di sensibilità non la esprimiamo nell’interesse del gruppo di minoranza, che ha in qualche modo la possibilità di farsi sentire, ma lo diciamo nell’interesse di tutti quei soggetti che le cose le subiscono senza mai potersi esprimere. Quando si proclama di voler aprire il palazzo, lo si deve fare per davvero”.