Il dottor Attilio Sabione, medico di base di Cusano Mutri, scrive una lunga lettera indirizzata al Ministero della Sanità, al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, al Presidente dell’Ordine dei Medici di Benevento e ad altri organi di riferimento, in cui denuncia “un’insopportabile costrizione del libero esercizio della professione medica”. “Mai e poi mai avrei pensato di arrivare a fine carriera e dover relazionare sullo sforamento della spesa farmaceutica di zero euro virgola qualcosa. Mai avrei pensato di dover spiegare anche ai miei colleghi e ai miei funzionari che le cure mediche esistono, si utilizzano e purtroppo costano: l’acqua santa non sempre fa guarire”.
“Ogni tanto dall’alto piovono regole, nuove norme, e noi medici dobbiamo curare i pazienti con un occhio al malato e un occhio alle ordinanze. Però il giorno dopo arriva un’altra disposizione, molte volte in contrasto con la precedente. Ne volete un esempio? La nota 96 per quanto riguarda l’assunzione di vitamina D è stata introdotta solo nei primi mesi del 2020, come fate a dire che nel 2019 ne è stata abusata la prescrizione? Noi medici di base lavoriamo anche per un’intera giornata, eppure nessuno ha mai contestato lo sforamento dell’orario di lavoro dicendo: guarda, non devi spenderti 24 ore al giorno. … Al raggiungimento dell’età pensionabile gradirei non ricevere la famosa medaglia d’oro alla carriera, caro presidente del mio ordine”.
Giornalista