In occasione del centenario della IUSS, Società Internazionale di Scienza del Suolo, scienziati da tutto il mondo visiteranno l’Italia e faranno tappa anche a Guardia Sanframondi, presso la cooperativa “La Guardiense”, alla scoperta dei segreti della Falanghina del Sannio, il vino bianco DOP campano conosciuto nel mondo, il più richiesto sui mercati nazionali ed esteri. Qual è uno dei segreti di tanto successo? Evidentemente il suolo.
“L’obiettivo che da sempre ci ha animato – dichiara in una nota stampa Domizio Pigna, presidente da oltre 20 anni della cooperativa di Guardia Sanframondi – è stato quello di conoscere le proprietà dei diversi suoli, cartografare la loro distribuzione, comprendere l’impronta distintiva e irripetibile di ciascun terroir sul carattere dei vini. Si tratta di conoscenze fondamentali per produrre vini di grande qualità, contrastare gli effetti del cambiamento climatico e per mettere a punto metodi di coltivazione del vigneto sempre più rispettosi dell’ambiente e della biodiversità”.
Gli ultimi nati nella cooperativa Guardiese sono la Falanghina e l’Aglianico della linea “Anima Lavica”, prodotti esclusivamente sui suoli vulcanici dell’ignimbrite campana, il tufo grigio fertilissimo che i vulcani flegrei proiettarono sulla Valle Telesina più di trentamila anni fa. I ricercatori IUSS avranno quindi modo di ascoltarne la storia e conoscere i segreti dei terreni e paesaggi protagonisti di tale successo. Potranno altresì degustare gli ottimi vini prodotti.
Giornalista