Telese, la Fondazione Gerardino Romano ospiterà il giornalista Siegmund Ginzberg

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Comunicato Stampa – Segreteria Fondazione Gerardino Romano

Mercoledì 26 febbraio 2025, alle ore 18.30, la Fondazione Gerardino Romano, presso la sede sociale di Piazzetta G. Romano 15, Telese Terme (BN), ospiterà il giornalista Siegmund Ginzberg e il suo libro “Macellerie. Guerre atroci e paci ambigue”, edito da Feltrinelli Editore, collana Scintille, novembre 2024.Introdurrà l’incontro Maria Teresa Imparato, presidente della Fondazione Gerardino Romano ETS, dialogheranno con l’autore Felice Casucci, assessore alla Semplificazione amministrativa e al Turismo della Regione Campania, Nicola Sguera, docente e scrittore. Ogni epoca ha i suoi catastrofismi.

È impressionante quanto le profezie si somiglino, anche a distanza di secoli o millenni. Dalla Cina all’India, dalla Mesopotamia alla Grecia antica, l’autore racconta l‘orrore di certi accadimenti per restituirci la successione di antichi conflitti, riconciliazioni e atrocità che hanno segnato il lungo corso della storia umana, di “quanto la ferocia abbia radici remote”.

Per il prof. Casucci «il testo è un documento storico esemplare. Tratta di argomenti che vorremmo ignorare e che, per lo più, non conosciamo. Attengono al lato oscuro ed inquietante dell’umano, che lo spinge al conflitto, alla violenza, alla sopraffazione, esponendolo alla bieca condizione di una verità senza redenzione. Incursioni nel passato che proiettano una luce sinistra sul presente, ancora così attuale, e sul futuro. Una vera lezione per l’impegno a favore del bene, nonostante noi stessi».Macellerie è un raggelante promemoria della nostra barbarie e, al contempo, un monito perché a tutte le guerre si ponga un sigillo di pace.Siegmund Ginzberg, è nato a Istanbul nel 1948 in una famiglia ebrea giunta a Milano negli anni Cinquanta. I nonni furono sudditi dell’impero ottomano. Dopo gli studi in filosofia ha intrapreso l’attività giornalistica ed è stato una delle storiche firme de “l’Unità”, quotidiano per cui ha lavorato a lungo come inviato in Cina, India, Giappone, Corea del Nord e del Sud, oltre che a New York, Washington e Parigi. Oltre alla selezione di scritti Sfogliature (2006), ha pubblicato Risse da stadio nella Bisanzio di Giustiniano (2008), e il romanzo familiare Spie e zie (2015). Per Feltrinelli, Sindrome 1933 (2019).

Felice Casucci, è professore ordinario di “Diritto Privato Comparato” presso l’Università degli Studi del Sannio dove è titolare dell’insegnamento di “Diritto e Letteratura”. È stato Direttore del Dipartimento “Persona, Mercato e Istituzioni” presso la medesima Università ed è direttore delle Riviste scientifiche “Annuario di diritto comparato e di studi legislativi” e “Il Diritto dell’Agricoltura”. Ricopre il ruolo di Assessore alla Semplificazione Amministrativa e al Turismo della Regione Campania.

Nicola Sguera, è nato nel 1967 a Benevento. Di formazione classica, si è laureato a Roma in Lettere con una tesi sull’opera poetica di Franco Fortini. Insegna storia e filosofia nel Liceo Classico “P. Giannone” di Benevento. Nel 1992 ha costituito a Benevento l’associazione “La rosa necessaria”, poi divenuta anche rivista, uscita fino al 1999. Nel 2010 ha curato “Poesia in forma di rosa” con il Comune di Benevento. Ha pubblicato tre raccolte di saggi (In quieta ricerca, Percorsi editore 2012, Pensiero in sorgente, Delta 3 Edizioni 2022, Di nuvole e parole, con Ferdinando Silvestri, Delta 3 Edizioni 2024,) e quattro raccolte di versi (Per aspera, Delta 3 Edizioni 2013, Nel chiaro mondo, Delta 3 Edizioni 2018, Extravagantes, ’round midnight edizioni 2023, Spes contra spem, De Ferrari 2024). Alcune sue poesie sono apparse sul n. 1 di «Poesia e conoscenza» a cura di Donatella Bisutti. Un suo racconto è apparso nell’antologia Illegittima offesa (De Frede, 2022). Nel 2022 ha ricevuto il Premio Speciale del Circolo Anastasiano di Nola e vinto il Premio “Antonio Semeria” di Sanremo per la raccolta inedita. Nel 2024 ha ricevuto il Premio Internazionale “Marzani”. Nel 2024 ha ideato il progetto “Luogo comune. Una stanza per la poesia”.

Maria Teresa Imparato, dirigente scolastico, adora l’arte, la musica e la letteratura, con un debole per William Shakespeare. È presidente della Fondazione Gerardino Romano dal novembre 2020. Sportiva per vocazione, maratoneta per passione, ama particolarmente correre a perdifiato tra i vigneti del Sannio.