Comunicato Stampa – Gruppo consiliare “Telese Città”
La nuova Amministrazione nella “lettera ai cittadini” pubblicata lo scorso fine settimana ha affermato di star lavorando per operare delle scelte. Non possiamo che apprendere la notizia con piacere atteso che, allo stato, l’inerzia della nuova Compagine l’ha fatta da padrona. Quali saranno poi queste scelte non è dato saperlo. Affermano poi di aver trovato, al loro insediamento, una “situazione disastrosa”. Ma anche in questo caso non è dato sapere in cosa si sostanzierebbe questo “disastro”. Forse sono considerati disastri, solo per fare qualche esempio, il nuovo Liceo Linguistico di via Roma; i lavori relativi al rifacimento di via Roma e via Caio Ponzio, il micronido; i nuovi loculi cimiteriali. I finanziamenti ottenuti per la realizzazione dei lavori al nuovo campo sportivo; all’ex imbottigliamento delle Terme; per la costruzione del Polo scolastico e del nuovo ponte di attraversamento del Grassano?Tutti lavori finanziati ed appaltati dalla precedente Amministrazione e di cui, dati i precedenti, con fare degno dei migliori paguri, si fregeranno i nuovi Amministratori. Ma questo non si dice. Si tace. Si parla di contenzioso “alimentato” dalla precedente Amministrazione. Quale sarebbe? Siamo disposti a confrontarci, anche pubblicamente, su questi disastri. Affermazioni di principio, scenografiche, non circostanziate. Ma li comprendiamo. Questo modo di comunicare gli ha consentito di raggiungere un notevole risultato elettorale. Purtroppo per loro, però, la campagna elettorale è terminata e limitarsi a gettare discredito sugli “avversari”, senza realizzare quanto promesso, non crediamo possa tenerli indenni da critiche, forse anche da chi ha creduto in loro.
Dopo otto mesi nessuno si aspettava chissà quali cambiamenti, ma almeno qualcosina ci eravamo illusi di poter vedere. Ci siamo invece visti ridotti a satelliti di Puglianello, proclamandone tristemente la sostanziale subalternità aderendo ad un accordo per la gestione degli auspicabili fondi provenienti dal Recovery Fund. I nostri Amministratori hanno preferito aderire ad un accordo che vede capofila il suddetto Comune anziché aderire alla ben più ampia e qualificata unione di Comuni ed Istituzioni che è stata stretta a Faicchio lo scorso 26 maggio. Abbiamo potuto notare i disagi provocati alla cittadinanza dall’improvvisazione nella gestione del traffico per l’inizio dei lavori su via Roma. Lavori il cui inizio era programmato da tempo. Non occorrono critiche e/o ricerche particolari per verificare l’efficienza della nuova Amministrazione neanche nella cura del verde. Non ci sembra il giardino promesso. Le condizioni in cui versano il lago, le terme Iacobelli, piazza Salvo D’Acquisto, le aiuole di viale Minieri, i giardini dinanzi all’ufficio postale, quelli di piazza Minieri per non parlare delle erbacce che spuntano ai margini delle strade (e non solo le più periferiche) parlano da sole.
E non basta, a nostro avviso, pubblicare le foto che rappresentano i luoghi appena bonificati, di cui abbiamo lamentato l’incuria (vedesi terme Iacobelli), per poter plaudire all’efficienza dei nuovi Amministratori. Il verde va curato quotidianamente, non quando raggiunge livelli da giungla.Ma tant’è. Lamentano carenze di organico.Cari miei, l’organico è lo stesso di quando amministrava la “vecchia” amministrazione. Quando di continuo, scandalizzati, i nuovi amministratori pubblicavano fotografie che rappresentavano luoghi non perfettamente curati. Ora denunciano una presunta mancata collaborazione da parte dell’attuale minoranza perché abbiamo l’ardire di far rilevare cose che dovrebbero essere migliorate.Fatevene una ragione. Denunciare ciò che non va è un nostro compito e continueremo a farlo. La collaborazione, quella vera, non l’abbiamo mai negata. Ci piacerebbe sapere quando ce l’avete chiesta e quando l’avremmo respinta. Al riguardo ci preme chiarire che a nostro parere “collaborare” significa offrire il proprio contributo riguardo alla risoluzione di problemi che ci sono stati preventivamente sottoposti. Non significa dover supinamente accettare le decisioni di chi sostiene “noi siamo la maggioranza e si fa come decidiamo noi”. Signori cari, in questi termini non avrete mai la nostra collaborazione. A meno che, per caso, facciate delle cose condivisibili.
Giornalista