Dopo settimane di tensione da pochi giorni siamo entrati nella Fase 2, ossia quella che dovrebbe consentire gradualmente al Paese di ripartire. Fase che sarà delicata e complicata, molto di più rispetto alla precedente. Il bilancio di questi primi giorni, purtroppo, non è esaltante.
Quel che è certo è però il momento di disagio che ancora molte famiglie stanno affrontando in questo periodo, in una situazione economica difficile. Molte persone si sono ritrovate all’improvviso senza alcuna forma di reddito e con ammortizzatori sociali che fanno fatica ad arrivare. Ed è a costoro che si deve guardare senza falsi moralismi ma per far sì che nessuno resti indietro.
In tal senso, riaffermiamo quella che è stata la nostra idea di avviare un Fondo di Solidarietà, attivato dal Comune su nostra esplicita richiesta ed accorpato alla distribuzione dei buoni spesa. Ciò, coerentemente alle disposizioni circa le esigenze alimentari e di prima necessità previste con delibere di Giunta. Queste hanno stabilito che quanto raccolto venisse distribuito alle famiglie in difficoltà, in applicazione degli stessi criteri di assegnazione fissati per i buoni spesa per esigenze di prima necessità.
In virtù di ciò, abbiamo chiesto a chi può di donare al Fondo, anche piccole cifre, in quanto ci risulta che la solidarietà di imprenditori, professionisti e gente comune non si è esaurita. A questa potrebbero aggiungersi altre somme attraverso la rinuncia, ad esempio, alle indennità da parte dei Consiglieri ed Assessori. In coerenza con quanto proposto, ho immediatamente provveduto ad agire in tal senso, ossia donando al Fondo i miei gettoni di presenza in Consiglio, nella speranza che il gesto possa essere di stimolo per altri amministratori e consiglieri.
Come è nostra consuetudine, abbiamo rivendicato un’azione di trasparenza, coinvolgimento e rendicontazione delle distribuzioni fatte. Martedì 5 u.s., raccogliendo le sollecitazioni di parecchi cittadini, tramite posta elettronica certificata, ho provveduto a chiedere formalmente al Sindaco l’elenco degli assegnatari dei buoni spesa, avendo l’Ente comunicato l’esaurimento dei fondi alla data del 23 aprile.
La risposta ottenuta solo in data 12 maggio non è stata affatto esaustiva.
Innanzitutto manca qualsivoglia riferimento alla rendicontazione delle cifre donate dai privati al Fondo; non è stato possibile verificare i criteri di assegnazione ed infine, non ultimo per importanza, la cifra elargita dal Governo non risulta completamente assegnata. Bene sarebbe stato indicare una graduatoria delle domande formalmente ammissibili ma non finanziate esclusivamente per carenza di fondi, non perché mancanti dei requisiti. E qui il dubbio è lecito: come verranno assegnati i soldi delle donazioni raccolte nel Fondo di solidarietà visto che l’ente ha già dichiarato chiusi gli elenchi?
Proprio a tale scopo, avevamo evidenziato l’esigenza della attivazione di una Commissione consiliare ad hoc, presieduta dallo stesso Primo cittadino, che questi, nel corso della riunione dei Capigruppo, com’è nel suo stile autoreferenziale, non ha ritenuto necessaria optando per una gestione esclusivamente interna tramite il ricorso ai servizi sociali.
Evidentemente, il nostro concetto di trasparenza, non coincide con quello dell’attuale Amministrazione.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Nuccio Franco | Ufficio Stampa Telese Riparte