Una storia talmente complessa e grottesca che sembrerebbe scritta a regola d’arte da qualche astuto regista. E invece no. In provincia di Sondrio, i Carabinieri hanno fermato un 30enne al posto di blocco per un normale controllo ma, considerati i precedenti per droga del giovane, hanno deciso di perquisire la sua auto, venendo così a trovarsi di fronte a un curioso kit composto da un pene di gomma collegato a una sacca trasparente con all’interno residui di urina e un’ulteriore sacca piena sempre dello stesso liquido. Il ragazzo, vistosi scoperto, ha confessato d’aver utilizzato l’escamotage del kit la settimana precedente per sottoporsi al test delle urine del Sert. Il ragazzo avrebbe riutilizzato il suo kit il giorno seguente per far risultare pulite le analisi nonostante l’assunzione di sostanze stupefacenti, perché nella sacca aveva evidentemente inserito l’urina buona di qualche amico. Considerando che l’esame delle urine avviene alla presenza di personale del Sert per evitare che gli esami vengano falsati, il ragazzo ha escogitato questo metodo che, pare, in un’occasione abbia funzionato. I controlli al Sert sono importanti per poter conseguire o mantenere il possesso della patente e/o per ottenere sconti di pena o condanne più lievi.