Ha semplicemente fatto il suo dovere, chiedendo al passeggero di indossare la mascherina, nel rispetto delle normative e della salute pubblica. Ma per lei è finita male. Parliamo dell’autista di un autobus torinese, aggredito da un ragazzo straniero di 30 anni. La donna che era alla guida del veicolo era stata avvicinata da un’altra donna, passeggera, che aveva segnalato la presenza del turista senza la mascherina. Ma, purtroppo, ha avuto la peggio e ora è ricoverata all’ospedale della città. Lena, questo il nome dell’autista, ha raccontato alla Stampa che da quando è scoppiata la pandemia, la categoria degli autisti è succube di tensioni, a bordo degli autobus, proprio per la gestione dell’ansia dei passeggeri, e per le reazioni, a volte, spropositate, cui vanno incontro. Lena era sola, non aveva altri colleghi a bordo, e inizialmente non se la sentiva di intervenire, ma quando la passeggera l’ha accusata di non prendere a cuore la salute dei suoi passeggeri e di non fare nulla per far rispettare le regole, la donna si è alzata ed è andata verso il turista, avendo la peggio: il giovane trentenne non era disposto ad assecondare le richieste dell’autista, l’ha afferrata e l’ha spinta. Un’automobilista che si trovava dietro al pullman ha chiamato la polizia, intervenendo tempestivamente, mentre gli altri passeggeri si sono innervositi per l’autobus che non ripartiva, buttando fuori dal mezzo altri passeggeri senza mascherina.