Scadenza iscrizioni martedì 30 aprile, selezioni a Gorizia dal 30 maggio al 2 giugno
Sono aperte le iscrizioni al XXII Concorso Enologico Internazionale organizzato da Città del Vino, associazione nazionale che raggruppa la rete di comuni italiani a vocazione vitivinicola. C’è tempo fino a martedì 30 aprile per iscriversi e partecipare al bando. Il concorso avrà luogo a Gorizia dal 31 maggio al 2 giugno.
“Il Concorso Enologico Internazionale Città del Vino – sottolinea il presidente Angelo Radica– offre ogni anno l’opportunità di far conoscere e promuovere la qualità dei vini e il virtuoso rapporto esistente tra aziende e territorio, inteso non solo come ambiente e paesaggio, ma anche come pubblica amministrazione. Non è un caso, infatti, che il Concorso assegni i suoi premi contemporaneamente all’azienda e al Comune, per sottolineare questo legame, elemento indispensabile per la promozione dei vini”.
Sempre molto ambìto il concorso, che ogni anno presenta vini nuovi, di tendenza e classici di successo. La novità di questa prossima edizione sarà la presenza dei vini di Croazia e Slovenia, a sottolineare il carattere transfrontaliero dell’evento che si svolge in questa città di confine per antonomasia, Gorizia, che sarà protagonista di “Go!2025 Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025”,
COME PARTECIPARE: Le aziende possono partecipare inviando i loro campioni di vino (al costo di € 85,00 a campione) e devono seguire la procedura di iscrizione on line sul sito www.concorsoenologicocittadelvino.it
Avranno tempo per farlo fino al 30 aprile 2024, a partire dal 25 marzo e fino al 3 maggio 2024 è attiva la ricezione dei campioni (orario consegna 8.30 – 12.30 dal lunedì al venerdì) presso la sede di UNI.DOC FVG (lato ovest di Villa Nachini) in Piazza XXVII Maggio, 11 a Corno di Rosazzo (UD).
Perché un’azienda dovrebbe iscrivere i suoi vini al Concorso? La valutazione dei campioni è effettuata da commissioni internazionali (enologi, esperti assaggiatori, sommelier, importatori, buyer e giornalisti con comprovata esperienza). Il vino è valutato, in maniera anonima e secondo le direttive dell’OIV, in modo che il degustatore non sia influenzato da fattori come l’etichetta o il nome dell’azienda. A fronte di un costo d’iscrizione competitivo, l’azienda ha una valutazione obiettiva e non influenzata del prodotto. Partecipare ad un concorso enologico certificato è un buon test per capire il posizionamento dei propri prodotti.
“Se un vino ottiene un riconoscimento – comunica l’associazione in una nota stampa – vuol dire non solo che è di qualità ma che anche il suo posizionamento commerciale è centrato”.
Giornalista