“Qui qualcosa non quadra” ha dichiarato a ragione il Sindaco De Luca. Dopo le ulteriori restrizioni governative, nonostante siano stati fermati centinaia di treni e auto e il divieto di lasciare il Comune in cui ci si trova, l’esodo delle auto non si è fermato. In centinaia si sono diretti in Sicilia, a Messina, a partire dalla tarda serata di domenica. La nuova fuga è arrivata proprio dopo la diffusione degli ultimi provvedimenti presi dal Ministero della Salute e del DPCM del Presidente del Consiglio.
Nel tentativo di anticipare l’entrata in vigore della nuova restrizione, domenica notte si è verificata una nuova ondata di partenze, come denunciato prima dal presidente della Sicilia, Nello Musumeci, e poi anche dal segretario generale del sindacato Orsa, Mariano Massaro: “Ieri sera si è registrato un pericoloso afflusso di auto all’imbarcadero di Villa San Giovanni sui traghetti privati per Messina… Intervenga il Governo perché noi non siamo carne da macello”.
Giornalista