Le sei migliori Falanghina del Sannio scelte da Gambero Rosso

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Sono sei le migliori Falanghina del Sannio premiate in occasione dei riconoscimenti Tre Bicchieri e Due Bicchieri Rossi sulla guida Vini d’Italia 2024 di Gambero Rosso. Quattro sono di Guardia Sanframondi, una di Torrecuso e una di Solopaca.

Per quanto riguarda i vini Falanghina scelti nel borgo dei Sanframondo, uno dei riconoscimenti di Gambero Rosso va a Falanghina Vignasuprema ’21 di Aia dei Colombi. “Ad accenti di fieno ed erbe di campo – dichiara l’organizzazione – si uniscono refoli di spezie gialle e cedro. In bocca è piena, morbida, dotata di un fragrante sottofondo agrumato, dal sorso trascinante e ben ritmato”.
Sempre a Guardia Sanframondi, il riconoscimento è andato alla Falanghina del Sannio Janare Senete 2022 e alla Falanghina del Sannio Janare Anima Lavica 2022 della linea Janare de La Guardiense. La prima, “dal profilo aromatico elegante, fine appena tratteggiato tra sensazioni agrumate e di fresche erbe aromatiche. Una sottile sfumatura di tiglio anticipa una bocca molto tesa, compatta, succosa e dall’allungo saporito”. La seconda, invece, secondo Gambero Rosso, “mette in campo sensazioni più ricche, una buona speziatura, note di ginestra e un afflato vagamente fumé; in bocca si rivela precisa, sfumata, e di buona tensione”.
A Guardia Sanframondi la scelta è caduta anche sulla Falanghina Svelato ’22 di Terre Stregate. Gambero Rosso ne parla come di “buona bocca, polposa e succosa, finale di bella progressione”.

Torrecuso vanta un riconoscimento per la Falanghina del Sannio Taburno V. T. Libero 2019 dell’azienda Fontanavecchia Si tratta, secondo Gambero Rosso, di una Vendemmia Tardiva molto affascinante: “lieve cenno di idrocarburi, vena fumé, erbe aromatiche secche, spezie dolci, un refolo di macchia mediterranea, un profilo aromatico molto sfaccettato che si riverbera in un palato balsamico, profondo, morbido eppure teso”.
La Cantina Sociale di Solopaca è stata premiata per la Falanghina del Sannio Identitas 2022. “Piuttosto tipica nell’afflato erbaceo che ricorda fieno e prato bagnato – racconta Gambero Rosso – si apre verso più calde sensazioni di polpa di limone. In bocca è molto precisa, si ritrova una bella percezione agrumata nel centro bocca che si allunga con precisione e sapore”.









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