Una 44enne ungherese ha adagiato il corpo senza vita del figlio di due anni sul nastro trasportatore della cassa del supermercato Lidl di Po Bandino, frazione di Città della Pieve. Il corpo del piccolo presentava numerose ferite da arma da taglio. La donna, in stato confusionale, dopo aver fornito versioni contrastanti, è stata portata nella caserma dei carabinieri di Città della Pieve. In un casolare abbandonato, poco lontano dal supermercato, è stato ritrovato il passeggino su cui sono state rinvenute tracce di sangue. Intanto gli investigatori, coordinati dalla Procura di Perugia, stanno cercando di ricostruire quello che è successo. Sulla vicenda il IL FATTO QUOTIDIANO scrive: “Non è ancora chiaro se il piccolo fosse già morto quando la donna lo ha portato nel supermercato. Per stabilire come, quando e dove sia morto gli inquirenti sono in attesa dei rilievi del medico legale intervenuto sul posto con il magistrato di turno. Una delle ipotesi che sarebbero al vaglio è che il piccolo sia stato ferito all’interno o nei pressi dello stabile e quindi portato nel supermercato dalla donna. Circostanze comunque ancora tutte da chiarire. Un coltello è stato poi trovato nel casolare abbandonato che si trova vicino al supermercato. Sono in corso accertamenti”.