Le migliaia di tonnellate di ecoballe “temporaneamente” accatastate dalla Regione nello Stir di Casalduni sono ancora là; idem per quelle della vicina località di Toppa Infuocata: la Provincia di Benevento non concede la proroga richiesta dalla Sapna di Napoli per le operazioni di rimozione. Questo il contenuto di una dichiarazione, di seguito riportata, del Presidente della Provincia sannita, Antonio Di Maria, che ha voluto fare chiarezza sulla vicenda.
«Leggo dichiarazioni, di autorevole fonte, secondo le quali sono ormai state rimosse o stanno per essere rimosse le 12mila tonnellate di ecoballe dallo Stir di Casalduni depositate dalla Regione nella scorsa estate al fine di consentire l’equilibrio della gestione del sistema regionale dei rifiuti nel periodo di fermo per manutenzione programmata del Termovalorizzatore di Acerra.
Tali notizie sono quanto meno azzardate e, comunque, mal si conciliano con la realtà dei fatti ed i comportamenti della Società Sapna di gestione del ciclo rifiuti di Napoli.
E’ bene che tutti i cittadini sappiano, invece, che la Sapna ha già chiesto alla Provincia di Benevento, proprietaria dello Stir di Casalduni, per ben 3 volte una proroga della autorizzazione al deposito “temporaneo” di quelle ecoballe.
Ora, perché mai si chiede una proroga se le ecoballe sono state rimosse?
La verità è che la Sapna non ha mai risposto alle formali richieste di questa Provincia di relazionare sulle attività di smaltimento di quelle 12mila tonnellate che, come tutti ricordano, avrebbero dovuto essere rimosse entro i 4 mesi dal deposito “provvisorio”.
Ora che di mesi ne sono invece trascorsi sei, alla ennesima richiesta della Sapna di proroga, la Provincia ha comunicato formalmente di non concederla non avendo mai la Sapna, con grave sgarbo istituzionale, nemmeno risposto alle richieste della Provincia.
La Provincia di Benevento aveva dato la propria disponibilità a tenere il equilibrio il sistema regionale dei rifiuti in occasione del fermo del TMV di Acerra ed aveva ricevuto assicurazioni, formalizzata davanti al Prefetto di Benevento, circa la rimozione in tempi rapidi di quelle ecoballe.
Ebbene, benché “pacta sunt servanda”, tutto questo non è avvenuto.
Osservo, inoltre, che il problema è anche e soprattutto di ordine volgarmente economico, perché quelle ecoballe nello Stir di Casalduni rappresentano comunque un rilevante costo per la Provincia di Benevento in quanto esse producono il percolato, cioè un inquinante pericolosissimo che va immediatamente rimosso, oltre che fonte di responsabilità della gestione.
Dunque, come al solito, oltre alla beffa c’è il danno.
E, ad ulteriore beffa, si aggiunge l’ennesimo mancato rispetto dell’ennesimo impegno assunto circa la rimozione di un altro enorme quantitativo di ecoballe che fu accatastato a suo tempo nella località Toppa Infuocata a poca distanza dallo Stir di Casalduni.
A questo punto, considerato che gli impegni sono cronicamente disattesi, la Provincia di Benevento propone una formale istanza affinchè si intervenga in maniera risoluta e definitiva sul sito di Toppa Infuocata. La assoluta assenza di competenza in materia di smaltimento delle ecoballe non consente nemmeno di potersi sostituire al sistema a regia regionale.
Pertanto, per il rispetto che si deve alle Istituzioni, la mancata concessione della terza proroga è stata comunicata a tutte le Autorità competenti ed inviata, per conoscenza, al Prefetto di Benevento».
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Ufficio Stampa Provincia di Benevento