Le elezioni per rinnovare il Consiglio Regionale ed eleggere il nuovo Presidente della Campania si avvicinano ed ecco che l’impossibile diventa realtà, per dirla con il mago Zurlì.
Quando la campagna elettorale è già entrata nel vivo e i partiti sono già all’affannosa ricerca di consensi incominciano i soliti “giochetti” fatti di promesse, di finanziamenti a pioggia ed a … lunga gittata come i 100mila euro stanziati per ospitare in valle telesina una “… Tappa a Cronometro nel Giro d’Italia 2021”, di “concorsini” ad personam per sistemare qualche personaggio ritenuto elemento di raccordo tra maggioranza e minoranza in qualche Ente Locale, di “concorsoni” (già sottoposti a provvedimenti sospensivi da parte del Tribunale Amministrativo Regionale), di promesse “multicolori”, di scorrimento delle graduatorie per assumere nuovo personale, di minacce (più o meno velate), di lavori “frenetici” su tutto il territorio regionale e pubblicazione di bandi di gara come quello per la “Telesina a quattro corsie” con la possibilità di presentare le domande quando i seggi elettorali sono già stati aperti.
E’ la storia che si ripete; la solita storia che vede i nostri “bravi” governanti impegnati in una corsa affannosa contro il tempo per cercare di recuperare anni di ritardi, omissioni e manchevolezze.
Le elezioni si avvicinano ed ecco che stranamente i paesi si animano di rumori e l’asfalto ricomincia a scorrere su strade lasciate per anni nel più completo abbandono; in poche parole, si potrebbe affiggere all’ingresso di ogni comunità il classico cartello: “chiuso per lavori in corso” così da gettare un po’ di polvere negli occhi dei cittadini più distratti e cercare di far dimenticare le “malefatte” che hanno costretto tanti, tanti giovani a scappare lontano dal Sannio e dalla Campania per trovare un posto di lavoro.
A tal proposito, è doveroso ricordare gli ultimi dati sull’emigrazione e sulla disoccupazione giovanile pubblicati dall’ISTAT che hanno confermato una fuga verso l’estero per lo più di giovani e laureati ed un tasso di disoccupazione il più alto d’Italia. Nel solo 2018 sono andati via Sannio ben 583 giovani altamente qualificati, circa cento in più rispetto al 2017: in altri termini, la punta di diamante della popolazione sannita, con una perdita netta di valore del territorio che si avvia verso una vera e propria desertificazione economica e sociale. E non possiamo non stigmatizzare che per l’Istat la Campania è una delle regioni italiane in cui si vive peggio e in cui più è basso il coefficiente della qualità della vita.
In poche parole, al Sud si vive male e in Campania peggio: servizi scadenti, lavoro inesistente, Istituzioni assenti.
E qualcuno pensa al Giro d’Italia… 2021.
Se non ci fosse da piangere …
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Amedeo Ceniccola | ex Sindaco di Guardia Sanframondi