Amedeo Ceniccola: “L’incoerenza dei politicanti che hanno rubato il futuro ai guardiesi”

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Riceviamo e pubblichiamo dall’ex sindaco di Guardia Sanframondi.

Amedeo Ceniccola: “… avverto il dovere morale e politico di stigmatizzare che coloro che oggi si ergono a difensori della zona industriale nel PUC di Guardia Sanframondi sono gli stessi personaggi che nel 2002 vollero a tutti i costi affossare il piano delle infrastrutture primarie nella stessa area industriale (Vassallo-Starze) già finanziate dalla Regione Campania…”

La storia amministrativa, passata e recente, della comunità guardiese è piena di incomprensioni e d’ingiustizie; essa può valere a documentare l’irrimediabile incapacità della natura umana ad operare il bene, ad accettare ciò che è giusto e sano. Nella vicenda eterna dei fatti umani, passano, però, le miserie e si ritrova alta e luminosa, l’idea della Verità.

In nome di questa idealità, avverto il dovere morale e politico di stigmatizzare che coloro che oggi si ergono a difensori della zona industriale nel PUC di Guardia Sanframondi sono gli stessi personaggi che nel 2002 vollero a tutti i costi affossare il piano delle infrastrutture primarie nella stessa area industriale (Vassallo-Starze) già finanziate dalla Regione Campania, nell’anno 2001 con ben 5 miliardi di lire grazie ad un’azione politico-amministrativa tenace e convinta svolta dal Sindaco Ceniccola e per realizzare la prima “Città di Bacco” del Centro-Sud che poteva rappresentare una straordinaria occasione di sviluppo e di lavoro per la comunità guardiese. Senza dimenticare che coloro che nel 2002 affossarono il piano di infrastrutturazione dell’area industriale sono gli stessi personaggi che nel 1994 avevano approvato una delibera in cui si lamentava “… la mancanza di un’area attrezzata da destinare agli insediamenti produttivi e si avanzava anche l’ipotesi di alienare beni comunali per centrare l’obiettivo”.

Un atteggiamento schizofrenico che ha fatto perdere alla nostra comunità una straordinaria occasione di sviluppo e di lavoro per tanti giovani che oggi sono costretti a scappare lontano da Guardia per tirare a campare. E vale la pena ricordare che l’Amministrazione Ceniccola (nonostante i bastoni fra le ruote posti da un opposizione cieca e distruttrice per nulla interessata al bene della collettività) riuscì a programmare e far finanziare una straordinaria quantità di opere pubbliche. In poche parole, l’Amministrazione Ceniccola riuscì a garantire ben 33 miliardi e 550 milioni di lire per opere pubbliche nel bilancio dell’Ente per l’anno 2002 (prima di essere mandata a casa da una congiura di palazzo).

Riceviamo e pubblichiamo

Amedeo Ceniccola