
È nell’aria da tempo, ma ora i numeri certificano una crisi che il territorio sannita fatica a contenere. La carenza di medici di medicina generale e di personale sanitario in generale è ormai un’emergenza quotidiana, che tocca da vicino i cittadini e i comuni dell’entroterra, dove la figura del medico di base resta spesso l’unico presidio di cura e ascolto.
I dati, resi noti dal quotidiano Il Mattino del 17 aprile, parlano chiaro: mancano 17 medici nel distretto di Benevento, 23 a San Giorgio del Sannio, 26 a Montesarchio, 14 a Telese Terme e ben 36 nell’area dell’Alto Sannio Fortore. Sono cifre pesanti, che raccontano di una sanità di prossimità in affanno, dove la carenza di personale non riguarda più soltanto il 118, già da tempo in indiscussa emergenza, ma travolge anche la medicina di famiglia e la continuità assistenziale.
A livello nazionale, la Fondazione Gimbe stima una carenza di oltre 5.500 medici di medicina generale, con più della metà dei professionisti rimasti costretti a gestire un numero eccessivo di pazienti. E la prospettiva non è rassicurante: nei prossimi tre anni, altri 7.300 camici bianchi raggiungeranno l’età della pensione.
Ritornando al Sannio, l’Asl cerca di barcamenarsi, tamponando la situazione con nuove assegnazioni e incarichi temporanei. Nei giorni scorsi sono stati nominati due nuovi medici di famiglia, uno a Montesarchio e uno a Telese Terme. Piccoli segnali, certo, ma la sostanza non cambia. Lo stesso direttore generale dell’Asl, Gennaro Volpe, ha lanciato un appello ai cittadini: sostenere i nuovi arrivati per evitare che abbandonino il territorio, travolti dalle difficoltà quotidiane.