Carlo Iannace: “Prezzi troppo bassi per le uve, si crei un fondo ad hoc”

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Comunicato Stampa

Così Carlo Iannace, candidato nel centrosinistra alle ultime Politiche, in merito alla vendemmia 2022: “Mi associo anche io al grido di allarme dei produttori di uva. Pochi giorni fa ho incontrato alcuni agricoltori con le lacrime agli occhi. Sono ormai ad un passo dal collasso”. Così Carlo Iannace nel pieno della vendemmia 2022. “Abbiamo i Rincari dei costi di produzione, la guerra in Ucraina, lo stato di calamità sono alcuni dei problemi che stanno avendo impatti traumatici sulle aziende agricole. Ma  primo fra tutti – continua Iannace – i prezzi dell’uva sono veramente ridicoli. Tutte le varietà, anche quelle pregiate, stanno riscontrando prezzi di mercato bassissimi toccando i 30/35 euro al quintale ma le varietà comuni stanno subendo prezzi stracciati da 16/17 euro al quintale. È un offesa vera e propria a chi per tutto l’anno lavora in una vigna per poi portare a frutto un’uva di livello che a sua volta produce vino di livello.

Ormai il quadro della situazione è chiaro, i prezzi impazziti dell’energia, del gas, dei materiali, dei trasporti, della logistica sono sotto gli occhi di tutti. Questo tsunami – afferma Iannace – si è abbattuto a valanga anche sui bilanci degli agricoltori, costretti quindi a produrre a costi non compensati da prezzi di vendita adeguati. 

È il momento dunque di lavorare su un’operazione che deve essere ben più ampia di un aiuto e di un sostegno. Abbiamo il dovere di fermare ogni presunta forma di speculazione sui costi dell’uva – afferma ancora Iannace – . Servono provvedimenti urgenti per il presente e poi per l’immediato futuro ed è per questo che lancio un appello alla Regione Campania affinché crei qualche fondo ad hoc e poi al Governo e all’Europa per trovare delle immediate soluzioni per l’intero comparto. Ridiamo a queste persone – conclude Iannace – un minimo di dignità e di rispetto”.