Comunicato Stampa – Conservatorio Nicola Sala
Il ritorno dei fasti della stagione lirica al Teatro Romano e una concertistica annuale al Teatro Comunale: questi gli obiettivi che gli enti possono raggiungere con l’istituzione concertistica orchestrale stabile di Benevento e del Sannio.
Il presidente del Conservatorio di Musica “Nicola Sala”, Antonio Verga, è determinato nel raggiungere e sostenere con forza l’obiettivo della costituzione di una Istituzione Concertistica Orchestrale (Ico) di Benevento e del Sannio. Per questo, ha scritto una lettera che è stata indirizzata al sindaco della città, Clemente Mastella, all’assessore comunale alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini, al presidente facente funzioni della Provincia, Nino Lombardi, all’assessore regionale al Turismo, Felice Casucci, e ai consiglieri regionali sanniti, Luigi Abbate ed Erasmo Mortaruolo.
Proprio nei giorni scorsi, il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto di Alta Formazione Musicale sannita ha adottato all’unanimità la delibera con la quale ha inteso formulare al Comune di Benevento, alla Provincia e alla Regione Campania la proposta di costituzione dell’Ico.
Si tratta, ha voluto sottolineare Verga, di una grande opportunità per la città che risulterebbe essere la prima o comunque tra le prime in Italia a poter usufruire di questa iniziativa. Inoltre, ha detto ancora il presidente, si avrebbe l’occasione di poter beneficiare dell’erogazione dei contributi dello spettacolo dal vivo, a valere sul Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus), pari all’80% delle spese sostenute e dimostrate per le attività orchestrali.
In questo modo, poi, si amplierebbe la base occupazionale giovanile in un settore artistico particolarmente colpito dall’attuale crisi di sistema, favorendo un lavoro stabile ad almeno una trentina di musicisti, oltre che a tecnici, attrezzisti, elettricisti, falegnami, costumisti, truccatori, scenografi, parrucchieri, addetti di palcoscenico ed amministrativi, invertendo, con soluzioni concrete, il trend negativo, tutto italiano, della chiusura delle compagini bandistiche ed orchestrali, oltre a determinare un organico piano di utilizzo annuale delle numerose strutture teatrali della città di Benevento, tra cui il Teatro Romano e il restaurando nonché pregevole complesso architettonico del Teatro Comunale Vittorio Emmanuele II.
In questo modo, Benevento riacquisterebbe la centralità lirica e teatrale per farla ritornare ai fasti degli anni ’70-‘80 allorquando si perse l’occasione che la città fosse inserita nell’elenco dei teatri di tradizione in cui, ancora oggi, figurano quelli di Reggio Calabria e Cosenza. Infatti, all’epoca promossa dalla Provincia, dal Comune e dall’Ente Provinciale del Turismo, quest’ultimo presieduto da Guido Del Basso De Caro, giungevano al Teatro Romano i più grandi artisti lirici dell’epoca come Giuseppe Di Stefano, Katia Ricciarelli, Ferruccio Tagliavini, Mario Del Monaco, Virginia Ziani, Silvano Pagliuca, Renato Bruson, Rajna Kabaivanska e tra i direttori d’orchestra Lorin Maazel e Nicola Samale, che richiamavano un folto e raffinato pubblico proveniente da tutta la Campania nonché dalle regioni limitrofe del Molise e della Puglia.
Verga, infine, nella missiva inviata ai rappresentanti istituzionali, ha voluto mettere in evidenza come il “Nicola Sala” sia pienamente disponibile ad un approfondito confronto sull’argomento, soprattutto al fine di poter contribuire a creare le condizioni per dotare la città e la provincia di Benevento di un’Istituzione Orchestrale Stabile che si sosterrebbe, come detto, in gran parte con le risorse finanziarie pubbliche messe a disposizione dalla normativa statale di settore.