Dalla Jihad alla laurea, la favola di Syed: “Ora cerco il pizzaiolo sannita che mi cambiò la vita”

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Su Rai Tre, ospite di Serena Dandini, Syed Hasnain ha raccontato la sua incredibile Odissea: figlio di un talebano, era destinato alla guerra. Poi il gesto di sua madre e otto anni di fuga, fino alle campagne di Benevento. “Qui un pizzaiolo mi accolse e finalmente la mia vita cambiò”

Una storia che potrebbe cominciare con “c’era una volta”, come una favola. Ma che, in realtà, a tratti, ricorda un poema: l’Odissea. Nato nel Sud dell’Afghanistan, da una famiglia Pashtun, Syed Hasnain sembrava destinato a una vita di terrore. Suo padre era un leader talebano, morto in Jihad. La ‘guerra santa’ aspettava anche lui. Sua madre, però, nei combattimenti, aveva già perso un marito e il figlio maggiore. Di piangere ancora non aveva voglia.

Suo padre era un leader talebano, morto in Jihad. La ‘guerra santa’ aspettava anche lui. Sua madre, però, nei combattimenti, aveva già perso un marito e il figlio maggiore. Di piangere ancora non aveva voglia. E allora, Sediqa, questo il nome della mamma, prima ancora che il piccolo Syed compisse dieci anni, l’età “giusta” per imbracciare un fucile, decise di affidare suo figlio alla fortuna, cedendolo a un uomo in un mercato.

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