Il ministro alla Sanità Roberto Speranza il 31 gennaio scorso nell’annunciare la decisione del Governo di chiudere i voli diretti (ma non quelli indiretti) dalla Cina disse: “Stiamo trattando il coronavirus come se fosse peste o colera. Non c’è niente di cui preoccuparsi”.
La decisione provocò la reazione piccata di Pechino e a quel punto, l’intero governo si impegnò a calmare i cinesi inaugurando il teatrino del festival dell’involtino cinese mangiato davanti alle telecamere e, nel contempo, ad assumere provvedimenti che mai erano stati assunti prima per frenare il contagio da Covid-19 che hanno messo in ginocchio l’economia del Paese, scatenato uno stato di psicosi di massa e fatto apparire l’Italia agli occhi del mondo come un “paese canaglia”. Ad oggi il bilancio dei morti per coronavirus è a quota 197 e vale ricordare che la stragrande maggioranza dei deceduti erano affetti da gravi co-morbilità.
Ogni anno in Italia muoiono migliaia di persone per influenza (diecimila, per lo più anziani o affetti da qualche patologia pregressa) e milioni di cittadini sono costretti a letto per qualche settimana e mai nessuno ha mai pensato di adottare una strategia come quella adottata dal governo Speranza-Conte-Zingaretti per “… evitare l’espandersi dell’epidemia in tutta la Nazione e non vi sono sufficienti posti letto negli ospedali per assistere i soggetti a rischio, i quali senza terapia intensiva polmonare potrebbero non superare la malattia”.
Per dirla con il virologo Giulio Tarro, primario emerito dell’ospedale Cotugno di Napoli e chairman della Commissione sulle Biotecnologie della Virosfera Wabt-Unesco: “il rischio rappresentato dal coronavirus è sostanzialmente uguale a quello delle tante epidemie influenzali che si registrano ogni anno senza per questo provocare scalpore”.
Oggi l’ansia di una intera popolazione si sta concentrando su come tenersi alla larga dal coronavirus. Nessuno o quasi riflette che noi, in ogni momento, siamo immersi in un ambiente saturo di innumerevoli virus, germi e altri agenti potenzialmente patogeni e quasi nessuno ci dice che se non ci ammaliamo è grazie al nostro sistema immunitario che può essere compromesso da una inadeguata alimentazione, da un ambiente altamente inquinato (come quello in cui si sono sviluppati i primi focolai sia in Cina che in Italia), da uno sbagliato stile di vita e anche dallo … stress provocato dai provvedimenti eccezionali assunti dal Governo.
Senza fare dietrologia, una domanda nasce spontanea: a chi è giovato questa improvvisa drammatizzazione dell’infezione da coronavirus? A dicembre dello scorso anno, tutti a chiedersi: ma quando va a casa questo governo? Oggi nessuno più ne parla e l’Italia è diventata un lazzaretto con interi paesi “sequestrati”, i cittadini segregati in casa, scuole chiuse, negozi chiusi, imprese chiuse, chiese semiaperte, eccetera, eccetera, eccetera.
E il governo Speranza-Conte-Zingaretti che … pontifica.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Dott. Amedeo Ceniccola
Ex Sindaco di Guardia Sanframondi