Fiorenza Ceniccola al congresso nazionale di Forza Italia

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Comunicato Stampa – Forza Italia Giovani Benevento

La giovane sannita illustra ai delegati le proposte dei giovani berlusconiani

La consigliera Fiorenza Ceniccola, Coordinatrice Forza Italia Giovani – Benevento e Vice Segretario Internazionale Forza Italia Giovani partecipa al congresso nazionale di Forza Italia, sottopone all’attenzione dei delegati 10 idee-proposte e chiede al Partito di trasformarle in disegni di legge:

1) Una “Riforma fiscale shock per i pensionati” per far diventare l’Italia il “Paradiso dei pensionati”. A tal proposito, in attesa di poter aumentare le pensioni minime a 1000 euro al mese, nell’immediato si può incominciare con l’azzeramento della trattenuta Irpef sulle pensioni medio-basse, allineandoci almeno alla Germania dove la no tax area per i pensionati è fissata a 16mila euro. In Italia, attualmente è fissata a 8.174 euro/annuo. È insopportabile che i pensionati italiani debbano pagare le tasse più alte d’Europa: su una rendita pensionistica annua di 20mila euro, qui in Italia si paga il 20.5%, contro l’8.3% della Germania e il 7,3% della Francia. Per tale motivo, l’Inps è costretta ogni anno a trasferire all’estero ben 1miliardo400milioni di euro per pagare la pensione a 274.544 pensionati che sono scappati via dall’Italia. Per quanto riguarda la copertura finanziaria di tale Riforma i giovani berlusconiani propongono di utilizzare il maggiore introito fiscale derivante dalla cosiddetta “Web Tax” per i giganti dell’e-commerce (Amazon, Google, ecc.) e/o una parte dei 31 miliardi di euro incassati dall’erario nell’anno 2023 dalla lotta all’evasione fiscale.

2) Un “Piano Giovani” per fermare la “fuga dei cervelli” che costa al nostro Paese circa 4 miliardi di Euro all’anno (vedi lo studio della Fondazione Nord Est). In sostanza, noi investiamo sulla formazione, per poi regalare i frutti agli altri Paesi nostri concorrenti sul mercato del lavoro. Un atteggiamento incomprensibile! Ed ecco, quindi, la necessità di approvare un “Piano Giovani” così come proposto dal Presidente Berlusconi e caratterizzato da ….“un azzeramento delle imposte per almeno tre anni alle aziende che assumono a tempo indeterminato giovani laureati e/o professionalizzati”. Lo Stato non ci guadagna un euro e neppure lo spende, ma intanto per tre anni apre le porte del futuro ai giovani che rappresentano il capitale umano su cui investire.

3) Un “reddito di Contadinanza” per fermare la fuga dai campi (un assegno mensile tra 600 e 1000 euro al mese a seconda della dimensione aziendale e dei componenti del nucleo familiare) e per “abolire la povertà”, almeno in agricoltura. Per dare copertura a tale Reddito si potrebbero utilizzare una parte dei 38miliardi di euro che lo Stato ha incassato nel 2023 come gettito fiscale, tra iva e accise, sui carburanti, diesel e benzina.

4) Una legge per salvare i piccoli borghi dall’abbandono sulla falsariga di quella fatta approvare in Francia da quel grande scrittore-giornalista André Malraux, ministro della Cultura nel 1962 (durante il governo De Gaulle), che finanziava interventi di risanamento e riqualificazione dei vecchi quartieri delle piccole comunità francesi. Quella legge ebbe effetti straordinari perché in questo modo si riuscì a cambiarne completamente il volto richiamando turisti e, soprattutto, cambiando la vita dei residenti. Per i tanti borghi abbandonati (e/o sempre più desolati) dell’Italia sarebbe utile un progetto nazionale del genere. È vero che c’è già una legge per il sostegno dei piccoli comuni rappresentata dalla n.158/2017 ma, non basta. Ha rappresentato un segnale di attenzione, però insufficiente per il sostegno che garantisce. Serve una legge che deve finanziare progetti di sistema che valorizzino l’ambiente, il paesaggio, le architetture. Soltanto in questo modo si potrà ripristinare il patto di fiducia verso il territorio.

5) Semplificazione della procedura di riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all’estero (in ambito UE) per favorire il “ritorno dei cervelli”. Una procedura che, allo stato attuale, si configura come una vera e propria “via crucis” che scoraggia il rientro in Italia di tanti giovani che con grandi sacrifici personali e familiari avevano pensato di allargare i propri orizzonti andando all’estero per conseguire un diploma di laurea.

6) Una legge per recepire la petizione “Ora legale per sempre” lanciata dalla Società Italiana Medicina Ambientale (SIMA) che ha raccolto finora oltre 300mila firme di cittadini italiani favorevoli in un’ottica di risparmio (si stima che in un anno il risparmio sarebbe di 2,7 miliardi di euro) e di benefici per l’ambiente con una riduzione di immissione in atmosfera di 200mila tonnellate di CO2 all’anno, paragonabili a piantare 2 milioni di nuovi alberi. A tal proposito, vale la pena ricordare che una simile sperimentazione è stata già fatta in altri Paesi tra cui gli USA che nel 2007 in 4 settimane hanno verificato anche un calo del 27% dei reati con un risparmio di 300 milioni di dollari in costi sociali.

7) Abolizione delle Comunità Montane nell’ambito della Legge delega che il Governo si accinge ad approvare per riordinare la normativa sugli Enti Locali. Una proposta di riforma che potrebbe ben caratterizzare il Governo sul fronte del “contenimento” dei costi della politica. Senza dimenticare tanti altri organismi ( Ato, gli Enti Parco, Consorzi di Bonifica e tanti Enti di gestione) che oggi gestiscono, in maniera frammentaria, competenze sul territorio che potrebbero svolgere anche i Comuni.

8) Riforma della legge sull’elezione diretta del Sindaco per impedire che una straordinaria intuizione legislativa del Parlamento possa essere svilita dalla possibilità attribuita ai Consiglieri (con l’istituto delle dimissioni congiunte ) di mandare a casa un Sindaco eletto a furor di popolo e senza nemmeno dover discutere in Consiglio Comunale una tale decisione-determinazione assunta nel chiuso di uno studio notarile.

9) Modifica della legge 113/92 per realizzare la proposta: “mettiamo a dimora un milione di alberi all’anno” lanciata dal presidente Berlusconi in campagna elettorale per favorire una transizione ecologica sostenibile e non ideologica. A tal proposito, vale la pena ricordare che la succitata legge n.113 del 29 gennaio 1992 (rinnovata poi con la legge n.10 del 14 gennaio 2013), prevede l’obbligo in capo ai Comuni di porre a dimora un albero entro 12 mesi dalla registrazione anagrafica di ogni neonato residente per recuperare una tradizione antichissima, diffusa in molti Paesi del mondo ed avviare una transizione ecologica graduale, sostenibile e non ideologizzata. La proposta è che il Parlamento provveda quanto prima a modificare la succitata legge introducendo sanzioni serie per gli amministratori comunali inadempienti che si riempiono la bocca di “transizione ecologica” e dimenticano di applicare una precisa Legge dello Stato che se fosse applicata da tutti i Sindaci d’Italia ogni anno ne sarebbero piantati circa 400 mila sul nostro territorio per ridurre l’inquinamento atmosferico.

10) “Una dentiera gratuita per tutti quelli che non se lo possono permettere” (come proposto dal Presidente Berlusconi in campagna elettorale) e che si potrebbe facilmente concretizzare innalzando al 100% la deduzione dall’IRPEF delle spese sanitarie odontoiatriche almeno per le persone con redditi più bassi. Una proposta finalizzata a promuovere un’odontoiatria sociale che può dare grandi benefici per l’intera comunità perché vale la pena ricordare che:“Una buona masticazione allunga la vita”. Dalla salute dei denti, in effetti, dipende il benessere dell’intero corpo. La medicina lo sa da anni, ma pochi ne sono al corrente.

Infine, una Fondazione per ricordare la vita, le conquiste e le passioni di un politico unico al mondo, il Presidente Silvio Berlusconi.