Genitori sanniti hanno scritto al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca chiedendo di proseguire con la a didattica a distanza. Ecco la lettera: ” Gentilissimo Presidente, in qualità di genitori di numerosi alunni delle scuole della città di Benevento, appartenenti a diversi ordini e gradi, con la presente facciamo seguito alla già inoltrata richiesta di possibilità di scelta tra DDI e didattica in presenza (missiva trasmessa a mezzo mail del 26/11/2020) per esporre ulteriori argomentazioni a sostegno della richiesta medesima.
Sul punto, il D.L. 22/2020, convertito con modificazioni in L. 6/06/2020 n. 41 art. 3 co. 3 prevede “l’assicurazione delle prestazioni didattiche nella modalità a distanza attraverso strumenti informatici o tecnologici a disposizione, così integrando l’obbligo già previsto per i Dirigenti Scolastici dal D.P.C.M. 4/03/2020 (art. 1 co. 1 lett. g) di attivare la didattica a distanza attraverso l’opportuna organizzazione di strumenti e tecnologie”.
Altresì, con D.M. n. 89 del 7/08/20 sono state emanate le linee guida nazionali per la redazione di Piani Scolastici per la DDI da parte delle istituzioni scolastiche che, a prescindere dal grado di istruzione, hanno l’obbligo di attivazione del predetto piano.
Pertanto, il Piano elaborato dai Collegi dei Docenti ha carattere prioritario e prevede la predisposizione di un piano di lavoro organizzato su una didattica mista, in presenza e a distanza secondo un equilibrato bilanciamento tra attività sincrone e attività asincrone. Evidentemente l’emergenza sanitaria da covid 19 ha comportato la necessaria adozione di provvedimenti normativi che hanno riconosciuto la possibilità di svolgere “ a distanza” le attività delle scuole di ogni grado su tutto il territorio nazionale. Ne consegue che, in un’ottica di tutela della salute pubblica, ed in particolare della salute dei minori e delle loro famiglie, i Dirigenti Scolastici non possono non essere chiamati a garantire la fruizione di modalità compatibili con la situazione emergenziale.
Ci sembra questo il momento più opportuno per consentire il ricorso alla DDI a tutti quei genitori, comprensibilmente in apprensione per un’eventuale possibilità di contagio in ambito scolastico dei propri figli. Non ci si dica che le scuole sono luoghi “sicuri” in un momento storico in cui nessun luogo può definirsi sicuro nel senso letterale del termine. Non ci si chieda di prestare fiducia in esponenti di un Governo che non ha pensato alla salute dei nostri figli ed ha autorizzato l’apertura delle scuole anche nelle zone c.d. rosse.
Nella nostra Regione, gentile Presidente, non ci è consentito andare a casa dei nostri genitori, i nonni dei nostri figli, nemmeno per un saluto da lontano, ma ci è consentito uscire di casa e assembrarci davanti alle scuole dei nostri figli all’entrata e all’uscita, senza considerare il percorso casa scuola e viceversa su eventuali mezzi pubblici.
Nella predetta situazione il rischio di possibile contagio sembra non assumere nessuna connotazione e nessuna rilevanza. Il ricorso alla modalità della didattica digitale integrata, secondo la nostra opinione, rappresenta la soluzione più valida in questo difficile momento di elevato rischio epidemiologico legato alla zona rossa, perché garantisce la tutela del fondamentale diritto alla salute (art. 32 della Costituzione Italiana), per tutti quegli alunni i cui genitori non sono disposti ad assumersi il rischio di contagio da covid 19. Aggiungiamo che vorremmo che le nostre sorti, quelle dei nostri figli e dei nonni, potessero dipendere dalle nostre coscienze, sempre intrise di buon senso sin dall’inizio di questa terribile pandemia, invece di essere legate alle decisioni superficiali del potere esecutivo.
Inoltre, l’attuazione della modalità suddetta assolverebbe alla finalità di assicurare la continuità didattica e formativa a tutti gli alunni in condizioni di sicurezza, garantendo la tutela del diritto di eguaglianza (art. 3 della Costituzione Italiana). In tutta onestà, non comprendiamo i motivi per cui non si possa fare ricorso a tale modalità di didattica alternativa, né i motivi per cui il riconoscimento del dritto di scelta della stessa debba essere così faticosamente riconosciutoci. Pertanto, trovando conforto nei citati riferimenti normativi per l’attuazione della DDI, ci rivolgiamo a Lei Presidente, che ci ha dato sempre riprova di avere a cuore la salute dei Suoi concittadini, con particolare riguardo ai bambini, perché possa applicare, a livello regionale, le disposizioni atte a legittimare la nostra richiesta nei confronti dei Dirigenti Scolastici.
Le chiediamo quindi di autorizzare i Dirigenti Scolastici affinchè, su espressa richiesta delle famiglie, concedano la fruizione della modalità DDI, al fine di contemperare il diritto alla salute di bambini e famiglie con il diritto all’istruzione scolastica. Confidiamo ampiamente nel Suo intervento a livello regionale per chiarire la questione e legittimare una libera scelta che per noi sta assumendo una vitale importanza.
In attesa di cortese riscontro.
Le porgiamo i più cordiali saluti“.