Guardia Sanframondi, 13 giugno 1999: Il neo sindaco Ceniccola ringrazia la folla… per non dimenticare!

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Piazza Castello – Guardia Sanframondi

Il neo sindaco Ceniccola ringrazia la folla di cittadini che sul calar della sera si è spontaneamente radunata in piazza per manifestare la propria gioia e soddisfazione.

Fono-registrazione discorso del 13 giugno 1999

      Amici e concittadini,

io sono stato sempre affascinato dalle imprese impossibili e ho sempre considerato le iniziative difficili le più facili a realizzarsi perché inevitabilmente suscitano tensione morale e passione civile. E questo è quello che è accaduto oggi a Guardia Sanframondi. Nessuno avrebbe scommesso una lira sulla nostra vittoria, tutti a livello provinciale avevano definito la nostra: un’impresa difficile,anzi, un’impresa impossibile! E, invece, eccoci qui a festeggiare dopo aver sconfitto quella gioiosa macchina da guerra “familistica”, espressione di 3-4 famiglie che da tempo immemorabile hanno sgovernato la nostra comunità. Siamo qui non per continuare la campagna elettorale ma, semplicemente, per ringraziare il popolo guardiese e, in particolare, quanti hanno deciso di votare la lista “RINASCITA GUARDIESE”.

Un grazie sincero e commosso che nasce dal profondo del cuore per il grande consenso, per i ben 2026 voti che avete voluto accordare alla lista che ho avuto l’onore di capeggiare. E per questo non esito a dire 2026 volte grazie!

Una cosa vorrei che fosse a tutti chiara: questi 2026 voti verranno utilizzati nell’interesse dell’intera collettività, nell’interesse di tutti i guardiesi, senza distinzione di parte e, in tal senso, permettetemi di rivolgere un pensiero a quanti non hanno ritenuto di poter, oggi, esprimere la loro fiducia ed il loro voto sul mio nome: a questi concittadini io dico grazie, grazie lo stesso e prometto pubblicamente  soprattutto a quanti non mi hanno votato che moltiplicherò il mio impegno a servizio di questa comunità per poter avere, in un prossimo futuro, anche il loro consenso e la loro fiducia.

Un impegno assoluto e totale per lo sviluppo e il progresso economico e sociale di questa nostra comunità afflitta da mille problemi e che ha vissuto una vita di promesse disattese, di attese messianiche che si sono puntualmente tradotte in un solido retroterra per la speculazione politica ed elettorale più becera e che, in poche parole, è stata ridotta in un cumulo di macerie ed annichilita nelle coscienze.

Oggi, però, Guardia ha saputo rialzare la testa, ha saputo ritrovare il suo antico orgoglio e ha saputo dire: basta!!!

Ponendo la parola fine ad un periodo, ad un’epoca triste e buia che troppi guasti e troppo male ha provocato nel corpo vivo di questo popolo.

Ed ecco perché io dico senza retorica che il 13 giugno 1999 è e sarà una data storica per Guardia, per questo nostro paese che ha finalmente deciso di scuotersi dal torpore in cui era caduta e che qualcuno avrebbe voluto che diventasse sempre più profondo.

Guardia e i guardiesi si sono svegliati ed hanno capito che era tempo, ormai, di voltare pagina e mandare a casa coloro che in questi ultimi 20 anni non hanno saputo fare altro che badare a garantire interessi piccoli e particolari a scapito dell’interesse generale. Governanti che non hanno saputo guardare più lontano della prossima scadenza elettorale e che si sono consumati nella ricerca di interessi spiccioli e/o personali invece di governare e guidare la nostra comunità verso il progresso e lo sviluppo economico e sociale.

In altre parole, possiamo dire che è cambiata l’aria!

E’ come se una stanza rimasta chiusa per troppo tempo, all’improvviso fosse inondata da una ventata d’aria fresca e pulita.

E’ come se una finestra si fosse spalancata e una ventata d’aria fresca avesse spazzato via quell’aria stantia che per troppo tempo non era stata ricambiata.

Ecco perché  io dico che oggi tutti dobbiamo essere contenti,  più soddisfatti perché tutto il popolo guardiese può e deve sentirsi più libero, più libero di pensare e più libero di agire.

In altre parole, voglio dire che il mio ruolo non sarà quello di gestire l’ordinaria amministrazione o non solo quello bensì, io voglio cercare, innanzitutto, di dare una risposta chiara e positiva ad una domanda di affermazione ai diritti che viene dai cittadini, primo fra tutti il diritto di cittadinanza che è un diritto di tutti e non solo di chi è amico e/o amico degli amici. Voglio esse  un sindaco capace di elevare  i “sudditi” di oggi (costretti a chiedere e per certi versi ad elemosinare) a cittadini di domani sempre partecipi e protagonisti dei processi decisionali che attengono alla vita  di questa comunità.

In altre parole, io voglio dimostrare con i fatti cosa vuol dire porsi al servizio della cittadinanza e, nel contempo, costruire un  governo per il paese e nello stesso tempo costruire un paese che governi.

Il primo impegno sarà quello di concretizzare ciò che programmaticamente abbiamo presentato ai cittadini-elettori guardiesi. A cominciare dal miglioramento della qualità della vita e facendo, innanzitutto, fronte a quelli che sono i bisogni primari e che attengono all’aspetto igienico-sanitario.

Partiremo dal centro storico cercando di interpretare al meglio questo desiderio diffuso di vivibilità e cercando di rendere tutto quello che ci sta intorno più bello e più appetibile anche dal punto di vista turistico.

A Guardia, in poche parole, la qualità della vita deve migliorare per chi ci vive e per chi ci viene.

Questo è un imperativo categorico per me e per noi tutti perché oggi il degrado urbano è tale che riempie gli occhi e la mente anche del visitatore occasionale che si rende immediatamente conto di trovarsi in una comunità che sembra priva di futuro nonostante la straordinaria intraprendenza e laboriosità che caratterizza i cittadini guardiesi.

In conclusione, amici e concittadini, non vi prometto il paradiso ma farò tutto il possibile per far sì che la vita in questa comunità non diventi un inferno.

Non venderemo chiacchiere affumicate bensì faremo parlare i fatti.

La cultura del fare ha sempre caratterizzato la mia vita privata e la mia azione amministrativa ne sarà contagiata. Alla fine di questo mandato consiliare non ci dovranno essere né vinti né vincitori ma solo Guardia dovrà essere la beneficiaria della nostra attività di governo.

Infine, permettetemi di dare una risposta pubblica a chi poco fa mi chiedeva a chi avrei dedicato questa vittoria elettorale.

Senza alcun dubbio  questa vittoria non posso che dedicarla a voi, a voi tutti che ne siete stati gli artefici e l’avete così a lungo aspettata e perseguita e insieme a voi la voglio dedicare a Guardia, a questa nostra Guardia Bella, a tutti i guardiesi che sicuramente meritano di più e di meglio rispetto a quello che hanno avuto fino ad oggi.

Grazie a tutti voi che siete stati semplicemente fantastici e per questo vi stringo tutti in un grande, ideale abbraccio.

Grazie, grazie, grazie oggi, domani e sempre.

riceviamo e pubblichiamo

Guardia Sanframondi 13 giugno 2019 | Dott. Amedeo Ceniccola