Per la vendemmia 2019 è suonata la campana. Una vendemmia ottima la definiscono gli enologi ora che siamo agli sgoccioli.
E questo fa aumentare ancor di più la rabbia dei nostri zappatori-viticoltori che, ormai, non riescono a recuperare nemmeno le spese sopportate per coltivare i nostri preziosi vitigni DOC e IGT. Le uve prodotte dai pregiati vitigni autoctoni sono pagate ai vignaioli circa 40-50 centesimi di Euro/Kg (un prezzo inferiore a quello dello scorso anno).
Di fronte a questo scenario di crisi che interessa migliaia di famiglie la Politica non può stare a guardare, bensì ha l’obbligo di assumere un’iniziativa forte per fronteggiare una situazione che diventa sempre più insostenibile.
La Regione a cui è stata demandata la politica agricola e che programma e gestisce le iniziative per lo sviluppo e la tutela del mondo produttivo rurale non può rimanere inerte e deve intervenire con immediatezza per definire un accordo di filiera che funzioni come un vero e proprio contratto di trasparenza sul modello francese.
A tal fine, è necessario interessare anche il Governo e, in particolare, il Ministro per le Politiche Agricole, Teresa Bellanova, per insediare un vero e proprio comitato di sorveglianza al fine di rilevare eventuali anomalie e distorsioni nell’andamento dei prezzi e dar vita anche nel Sannio ad un’agricoltura “contrattualizzata” al fine di garantire un reddito accettabile ai nostri zappatori-vignaioli che rappresentano il passato, il presente ed il futuro di questa nostra provincia.
Amedeo Ceniccola
Ex Sindaco di Guardia Sanframondi
Coordinatore Rinascita Guardiese