Guardia Sanframondi, tradizione e storia della fiera di San Pascasio.

postato in: Notizie dal Sannio | 0
Condividi articolo

Domenica 20 ottobre 2019 a Guardia Sanframondi, nel cosiddetto “Stretto della Portella” aprirà la chiesetta che, nel 1598, fu fatta edificare dalle sorelle De Susino in onore della Madonna Di Loreto e che in origine era incorporata nel palazzo Francesco Longo, oggi palazzo De Cesare. È la chiesa che ospita la salma di San Pascasio. La cappella, dopo la sua edificazione, rimase col tempo semi abbandonata tanto che, per un lungo periodo, divenne rifugio di molti malviventi, fino a che Alessio Foschini Longo, proprietario del palazzo che la ospita, fece domanda all’Ave Gratia Plena di averla in concessione. A dicembre del 1719, l’Ave Gratia Plena accettò, a patto che la chiesetta fosse mantenuta in buono stato. Fu, dunque, rinnovata e nel 1780 ne fu consacrato l’altare.

Nel 1795, per concessione del pontefice Pio VI, la famiglia Foschini Longo ottenne le spoglie di San Pascasio e da quel momento la chiesa prende il nome del Santo. La cappella è decorata in stucchi, dipinti e marmi incrostati. Gli affreschi più importanti risalgono al ‘700 e da essi si nota grande influenza dell’arte sacra napoletana di quel periodo; affreschi realizzati molto probabilmente da un pittore locale di cui non si conosce l’identità, ipotesi dovuta al fatto che vengono rappresentate molte scene della quotidianità locale. Tanti sono gli affreschi che ritraggono scene e Santi dell’Antico e del Nuovo Testamento. Il pavimento della chiesetta è decorato in ceramica di Cerreto Sannita.

Passarono pochi anni da quel 1795 che il popolo guardiese cominciò a venerare sempre più la figura di San Pascasio tanto che, ogni anno a ottobre, durante la terza domenica, si svolge nelle strade del paese una fiera in suo onore. Fiera e ricorrenza molto sentite e partecipate dai guardiesi tutti e dai paesi vicini.

Principalmente la fiera, che occupava tre quarti del paese, era rivolta alla vendita di bestiame, maggiormente agricolo. Col passare degli anni, essa ha abbandonato la caratteristica di commercio di bestiame e si è trasformata in fiera di oggettistica varia e abbigliamento, giochi per bambini, ombrelli e tante castagne.