La risposta sismica delle dighe: osservazioni e previsioni. Diverse realtà a confronto

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“Larisposta sismica delle dighe: osservazioni e previsioni. Diverse realtà a confronto” è il tema del workshop organizzato per domani 15 ottobre dalle ore 9 nella Sala Rossa di Palazzo San Domenico.

L’evento che si occupa del cruciale tema della sicurezza sismica delle grandi dighe è stato organizzato dall’Università del Sannio, in collaborazione con ITCOLD (Comitato Italiano Grandi Dighe) e la sezione YEF (Young Engineers Forum) dell’ITCOLD.


È un momento di confronto tra diverse realtà che operano nel settore delle dighe: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Direzione Generale Dighe), enti gestori delle dighe (Enel e Consorzio di Bonifica dell’Ufita), l’università.


In particolare giovani dottori di ricerca dell’Università del Sannio (Dipartimento DST e DING) insieme ai loro colleghi dell’Università di Perugia e dell’Università Federico II di Napoli illustreranno le più recenti ricerche scientifiche nel settore delle dighe con riferimento sia a dighe in calcestruzzo sia a dighe in materiali sciolti.

Il territorio italiano conta più di 500 grandi dighe in esercizio, di cui il 60% ha già ampiamente superato i 50 anni di attività. In questo contesto, sono cresciute sensibilità e interesse verso procedure gestionali innovative orientate alla manutenzione proattiva superando l’attuale gestione statica del sistema opera di sbarramento/bacino di invaso. Questo approccio, che si sta affermando in molti ambiti dell’ingegneria civile, può rispondere all’esigenza, prioritaria nei prossimi decenni, di conservare un alto livello di affidabilità e sicurezza delle dighe. Parallelamente si sono sviluppate tecnologie di monitoraggio/controllo e metodiche computazionali che possono fornire strumenti tecnico/scientifici adeguati allo scopo di prevenire possibili decadimenti dei livelli di sicurezza. Le conoscenze e le competenze professionali, vista la multidisciplinarità richiesta da queste strutture, devono necessariamente adeguarsi e specializzarsi allo scopo. Gli enti di formazione e di ricerca sono quindi chiamati a fornire le basi delle nuove competenze richieste dal mercato, dai gestori e dagli enti di vigilanza che operano nel campo delle strutture di ritenuta. Il workshop ha quindi la finalità di promuovere il dibattito tra gestori, enti di controllo, università e aziende ed è rivolto soprattutto ai giovani ingegneri ai quali fornire un quadro aggiornato sul knowhow tecnologico/computazionale e sulle nuove figure professionali legate alla progettazione, gestione e manutenzione di queste affascinanti strutture.