Riceviamo e pubblichiamo da Fiorenza Ceniccola, Amministratrice della “Casa di Bacco”.
“Egregio Sindaco Di Cerbo, quando l’emergenza (e la quarantena) provocata dal coronavirus sarà finita ci sarà bisogno di mettere in campo un grande sforzo politico-amministrativo locale, regionale e nazionale per far ripartire la nostra economia ed io sono qui per sottoporre alla V/s attenzione una ‘piccola’ idea che, a mio avviso, può contrassegnare la rinascita della Valle del Vino. In poche parole, si tratta di costruire una vera e propria ‘Città di Bacco’ nel cuore del distretto vitivinicolo del Sannio. Che cos’è la Città di Bacco?Tecnicamente, si tratta di allestire un parco a tema, un’area tematizzata dedicata al vino dove poter accogliere gli ‘enoturisti’ e dotata di tutti i servizi necessari per un rilassante soggiorno.
Un progetto unico nel suo genere (almeno nel Centro-Sud) che si propone di realizzare un’interazione tra l’attività agricola, la produzione del vino e la sua commercializzazione con il turismo, la cultura e il terziario e che, in buona sostanza, dovrà prevedere moderne strutture produttive e spazi per l’accoglienza del pubblico incorniciate da ampi giardini ed armonicamente integrate nella meravigliosa cornice ambientale compresa tra il Matese e il sistema montuoso del Taburno. Per farla breve, si tratta di un progetto che può produrre nuova occupazione in un territorio caratterizzato da una grave desertificazione economica (e sociale) e può dare all’imprenditoria locale la possibilità di ampliare i propri interessi economico-finanziari. Dal punto di vista operativo, si potrebbe costituire un Consorzio Misto pubblico-privato per la realizzazione, in tempi rapidi, di tale progettualità da allocare nell’area P.I.P del comune da Lei amministrato e già dotata delle necessarie opere infrastrutturali. In attesa di un cortese riscontro e di poterLa rincontrare, si porgono i migliori auguri di buon lavoro”.