Uscito da pochissimi giorni Lungo la strada un cammino, il nuovo libro del poeta marchigiano Fabio Strinati, pubblicato con Transeuropa Edizioni. Si tratta di un’opera colta, matura, un diario di bordo pregno di esperienze visive ed interiori che lo scrittore e poeta di Esanatoglia (attraverso un viaggio che sembra non avere fine né ritorno), scrive quasi di getto durante i suoi numerosi viaggi che sembrano narrare storie vissute, consumate, prese per mano in un’epoca che tanto assomiglia a una dimensione lontana e assai distante dal pensiero comune.
“Lungo la strada un cammino” è come un diario di bordo partorito attraverso il respiro e il battito cardiaco di ogni luogo penetrato e poi assorbito, attraverso l’utilizzo parsimonioso dei cinque sensi: ogni poesia, tratteggia con umiltà le percezioni che pian piano si sono nutrite di suoni e colori, trasportati da frequenze poetiche perfettamente sintonizzate con il “qui e ora”. Ogni poesia, tanto assomiglia a una cartolina desiderosa di vivere una vita propria, attraverso la libertà poetica, del nascere fecondo.
All’interno della raccolta, numerosi componimenti poetici dedicati a paesi e luoghi della Campania e della provincia di Benevento, come Pontelandolfo e Casalduni.
MASSACRO DI PONTELANDOLFO E CASALDUNI
(pietra su pietra non rimanga…)
una mostrina
rappresaglia fu scoria
spore di pallottole
sopra corpi inermi
di oltre “storia” sudicia mitraglia
un otre migliaio di morti,
sadici soldati (malati!)
col fiato olezzo
e briganti sparuti, soli, isolati…
botti spillate di sangue
da inumane fecce, bevitori assetati
d’abomìnio
ficchine baionette e fucilate
lagrime cadute una lapide
geme l’eccidio al vento nefasto,
quel rogo assassinio
dove giacciono i morti
esalate pozze.