Materiale pedopornografico sul telefono di un sacerdote, le dichiarazioni del vescovo Mazzafaro

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È ancora un volta l’inchiesta sulla pedopornografia condotta dalla Procura di Torino a puntare il dito sul Sannio. Dopo il caso di don Nicola De Blasio, questa volta a finire sotto al mirino degli indagati è don Guido, sacerdote che opera nella comunità di Sant’Agata de’ Goti, originario di Gioia Sannitica, accusato di materiale pedopornografico sul proprio telefono cellulare.

Il sacerdote 31enne, notificato nella giornata di ieri dalla Polizia Postale, è stato dapprima arrestato, poi consegnato agli arresti domiciliari con obbligo di firma.
Durante il primo interrogatorio, don Guido avrebbe rifiutato e scansato ogni accusa, non sapendosi spiegare la presenza di tali foto sul suo telefono. Una faccenda, dunque, che ha nuovamente scosso la popolazione cattolica sannita.

Intanto il vescovo diocesano, Monsignor Giuseppe Mazzafaro, in una nota stampa ha assicurato piena collaborazione agli organi competenti affinché si possa giungere alla verità.
“Siamo molto provati e scossi dalla notizia di quanto accaduto – il commento dalla Diocesi – confidiamo nella forza della preghiera per affrontare, con l’aiuto del Signore, questo momento così delicato e doloroso”.









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