Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, capo politico del movimento 5 Stelle, è venuto a fare la sua “passeggiata elettorale” in vista del voto per il rinnovo del Consiglio Regionale della Campania e nessuno degli amministratori e parlamentari presenti all’incontro svoltosi a Guardia Sanframondi presso gli stabilimenti de “La Guardiense” ha avuto la forza di cogliere l’occasione per impegnarlo politicamente e pubblicamente su quello che rappresenta il problema “cruciale” per le 11 mila aziende del comparto vitivinicolo che è stato e continua ad essere il perno attorno al quale ruota l’intera economia in provincia di Benevento: la cronica bassa redditività che sempre più spesso non riesce a coprire i costi per coltivare una vigna di piccola-media grandezza e costringe i nostri “zappatori” a spiantare le loro vigne per scappare verso lidi lontani.
Nessuna delle personalità presenti all’incontro, tra un brindisi e l’altro, ha trovato il coraggio di rilanciare la mia proposta di… “approfittare di questo “riconoscimento” ottenuto da Recevin per dare una scossa al sistema ed arrivare a strutturare anche in Campania la cosiddetta agricoltura “contrattualizzata” per garantire un reddito accettabile ai zappatori-vignaioli che rappresentano il nostro passato e il nostro futuro”.
Nessuno ha ritenuto opportuno ricordare al Ministro Di Maio che la fame dei zappatori-vignaioli sanniti aumenta di giorno in giorno.
Nessuno ha chiesto al Ministro del Commercio Estero di aprire una “vertenza Agricoltura” che vive in uno stato di crisi drammatica.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Amedeo Ceniccola| ex Sindaco di Guardia Sanframondi