Comunicato Stampa – Ferdinando Creta
Sabato 17 giugno alle ore 16,00 sarà inaugurata una personale del maestro Adriano Fida dal titolo Adriano con gli Angeli. Omaggio ad Adriano Fida. Promossa dalla Provincia di Benevento con il supporto di Sannio Europa e il patrocinio del Comune e dell’Università degli Studi di Benevento, la mostra che è curata dal direttore artistico del museo Ferdinando Creta con Francesco Creta e Italo Mustone e il supporto organizzativo di Pasquale Fida e Marco Dionisi Carducci, se da un lato rende omaggio al pittore Adriano Fida, prematuramente scomparso all’età di 44 anni, il 1 ottobre dello scorso anno, dall’altro documenta una stagione importante del grande artista: l’ultima della sua breve esistenza, sofferta ma proficua, a conclusione di un viaggio tanto onirico quanto aderente a una precisa visione dell’arte e delle cose. Il progetto espositivo con le sue circa 40 opere, buona parte dell’ultimo periodo, indaga la complessa figura di Adriano, analizzando gli esiti della sua ricerca in relazione ai simbolismi: dalle sue radici storiche a quelle filosofiche, concettuali, spirituali e, poi, estetiche. “Il suo linguaggio ancestrale, – scriveva Ferdinando Creta nel 2016 – amplificato da una tavolozza ricca, intensa, sostanzia l’armonia del lavoro e induce a riflettere sul rapporto tra uomo e natura, sublimandone la percezione”.
Nonostante l’età Fida – sostiene sempre nel 2016 Creta – è un “giovane pittore maturo”, lo conferma il ricordo di Vittorio Sgarbi sul Corriere della Sera: “Ha consumato la sua vita mortale Adriano Fida, ma ha lasciato un’opera vasta e compiuta, in un percorso che oggi si può definire iniziatico. Sapeva di avere poco tempo, e ha voluto strappare alla morte una quantità di illuminazioni che oggi dovremmo interpretare […]”. La mostra beneventana, in qualche modo, si muove in questa direzione, cercando d’interpretare “questi dipinti visionari – come ricordato da Sgarbi – che continuano a vivere senza di lui, e indicano un percorso definito, chiuso, di cui soltanto Fida poteva essere consapevole, stabilendo cosa voleva dirci, e che ci ha detto. Oggi, senza di lui, possiamo capirli meglio”, mentre Adriano è con gli angeli che ha dipinto.
Testo critico di Ferdinando Creta del 2016
“Se il mondo che abitiamo ha ispirato l’arte di ogni epoca, Adriano Fida, dipingendo i suoi sogni, compie la sua poetica, e lo fa in modo nuovo. Le sue esplorazioni, rigorosamente calcolate e misurate, lo fanno avventurare nei luoghi – vicini e lontani – della memoria. Le sue pennellate sono delle vere e proprie performance di lunga durata in situazioni naturali, isolate e incantate, in cui egli interviene modificando precariamente l’assetto originario del supporto. Il disordine naturale viene da lui trasformato in ordine artificiale. È così che le linee, i tratti del suo disegno diventano immagini di apparente semplicità formale ma di straordinaria e complessa valenza simbolica. Fida oltre a saper disegnare è un’artista che sa pittare. Le finiture dorate e la ricchezza di elementi dei costumi, mostrano quanto Fida sia capace nella rappresentazione degli effetti visivi, invitando l’osservatore a condividere il proprio gusto per i particolari. E in questi particolari, che catturano lo sguardo e permangono nella mente, è possibile cogliere tutta la maturità artistica del giovane pittore”.