Ospedale Sant’Agata, Lombardi: “Azione partecipata e condivisa può portare a risultati”

postato in: Notizie dal Sannio | 0
Condividi articolo
Comunicato Stampa – Renato Lombardi, Consigliere Comunale di Sant’Agata de’ Goti

“Su tema della sanità ospedaliera provinciale ed in particolare sulla ormai drammatica situazione che vive il PO Sant’ Alfonso Maria de’ Liguori solo una azione partecipata e condivisa tra istituzioni del territorio, forze politiche e Movimento potrà dare risposte e risultati. Abbiamo, come gruppi consiliari di minoranza a Sant’Agata de’Goti, fino al 15 luglio us ,sollecitato su vari tavoli , ma spesso vi è stato un solitario agire sul tema, l’attivazione del DCA 41/2019, non escludendo altre prospettate implementazioni di servizi sanitari sulla struttura. Il governo cittadino ha sempre rassicurato e promesso ma ad oggi siamo, come da noi più volte ribadito e denunciato, ad un punto di non ritorno se non si metteranno in campo utili e concrete azioni per l’ospedale.

Non ci soddisfa certamente se da qualche parte si richiami la esperienza e le battaglie condotte fino all’anno 2019, ma questa è la realtà: da quel momento in poi si è dispersa la coesione e la spinta sull’argomento, responsabilità certamente da attribuire in primo luogo alla istituzione locale e territoriale. Recuperare quello spirito, quella azione , in sintonia e accordo con tutte le istituzioni, in particolar modo coi sindaci del territorio, col Movimento Civico per l’Ospedale , coi cittadini tutti , può certamente condurre una battaglia, non di facciata, a difesa del S.Alfonso.

Tutti insieme, senza distinguo di colori e di campo. Abbiamo sempre e continueremo a condurre e fornire contributi a tale battaglia. Ma certo, le complicità e silenzi istituzionali, in primo luogo a livello cittadino, lasceranno un segno, sperando in un ravvedimento e finalmente in una azione forte che possa restituire la ” dignità istituzionale e sociale ” ad una Comunità finora troppo non curata, anzi trascura. Un appello il mio, non una critica strumentale, una “sveglia” alla indifferenza e alla “propaganda di facciata” su di una problematica prioritaria per la nostra gente”.